Se una persona che non si cura di se stessa viene colpita da una malattia o dalla miseria, ci invoca umilmente e con insistenza, sdraiato, coricato, seduto o in piedi, in attesa di essere liberato dal male, quando esaudiamo la sua richiesta e lo liberiamo da ciò che lo affliggeva, è come se non avesse mai implorato di essere liberato da ciò che lo affliggeva. Così come venne abbellita a questo trasgressore la perseveranza nella perdizione, essa venne abbellita a coloro che trasgrediscono i limiti imposti da Allāh tramite la miscredenza e i peccati: essi non vi rinunciano.