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surah.translation
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من تأليف:
مركز تفسير للدراسات القرآنية
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O tu che sei avvolto nei tuoi abiti (ovvero il Profeta, pace e benedizione di Allāh su di luiﷺ),
ﮭﮮ
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alzati e incuti timore della punizione di Allāh.
ﮰﮱ
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e loda il tuo Dio,
ﯔﯕ
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e purifica la tua anima dai peccati e i tuoi abiti dalle impurità,
ﯗﯘ
ﰄ
e tieniti lontano dall'adorazione degli idoli,
e non vantarti col tuo Dio mostrandogli le tue molteplici opere buone,
ﯞﯟ
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e sopporta, per Allāh, i torti che subisci.
Quando verrà soffiato nel Corno per la seconda volta,
quel Giorno sarà un duro Giorno
per coloro che non credono in Allāh e nei Suoi messaggeri; non sarà facile per loro.
Lascia che mi occupi, o Messaggero, di colui che ho creato solo nel grembo di sua madre, senza ricchezza o figli (Alwalīd Ibin Al-Mughīrah)
e a cui ho concesso molta ricchezza,
ﯺﯻ
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e a cui ho concesso figli che erano assieme a lui nelle feste e che non lo abbandonavano mai nei suoi molteplici viaggi, tanto era ricco,
e a cui concessi una vita agiata, abbondante sostentamento e figli.
Dopodiché, nonostante Mi fosse avverso, desiderò che gli concedessi ancora di più.
Le cose non stavano come credeva: in verità, egli era un ostinato nemico dei Nostri Segni rivelati al Nostro Messaggero e li rinnegava.
ﰍﰎ
ﰐ
Gli infliggerò una dura punizione che non potrà sopportare.
In verità, questo miscredente al quale ho concesso queste grazie si convinse, nel proprio animo, delle cose che diceva riguardo il Corano, allo scopo di smentirlo.
Venne maledetto e punito per i suoi piani,
poi venne maledetto e punito allo stesso modo in cui ha tramato;
ﭚﭛ
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dopodiché riconsiderò ciò che disse e vi rifletté,
poi il suo volto si corrugò e fu deluso quando non trovò nessun argomento per sfidare il Corano.
Poi fu avverso alla fede e non seguì il Profeta pace e benedizioni di Allāh su di luiﷺ per orgoglio.
Disse: "Ciò che Muħammed ha comunicato non è Parola di Allāh; al contrario, sono parole di mago che egli narra a partire da altri.
Questa non è la Parola di Allāh, piuttosto è parola di uomo".
ﭲﭳ
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Farò entrare questo miscredente in uno degli strati del Fuoco, ovvero Saǭar, e Lotterà contro il suo ardore.
E cosa ne sai, o Muħammed, di Saǭar?!
Non lascia traccia di alcun condannato e non lo fa sfuggire, dopodiché quest'ultimo ritornerà com'era prima e verrà di nuovo punito, e così via.
ﭿﮀ
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Brucia moltissimo e muta la pelle;
su di esso vi sono diciannove angeli che lo custodiscono.
E abbiamo fatto in modo che i custodi del Fuoco non fossero altro che angeli che gli uomini non possono affrontare; eppure Abu Jahl smentì, quando sostenne che lui e il suo popolo sarebbero stati in grado di affrontarli e sarebbero poi usciti dal Fuoco. Abbiamo decretato questo loro numero come una prova per coloro che non credono in Allāh, in modo che dicessero ciò che hanno detto e che la loro pena venisse moltiplicata, e in modo che gli Ebrei, coloro che hanno ricevuto la Torāh, e i Nazareni, coloro che hanno ricevuto il Vangelo, fossero certi che il Corano sia stato rivelato a conferma di ciò che contengono i loro Libri e che non faccia altro che aumentare la fede dei credenti, quando saranno concordi con la Gente del Libro. Gli Ebrei, i Nazareni e i credenti non devono essere in preda al dubbio, poiché quelli che hanno dubbi sulla fede e i miscredenti diranno: "A che scopo Allāh ha decretato questo strano numero?!". Così come viene sviato chi rinnega questo numero e viene guidato chi vi crede, Allāh svia chi vuole sviare e guida chi vuole guidare, e solo Lui conosce il numero dei soldati del tuo Dio, gloria Sua, tanto sono numerosi. Che lo sappia Abu Jahl, colui che ha detto: " Muħammed ha solo diciannove aiutanti?!", deridendo e rinnegando. Il Fuoco non è che un monito per la gente che è consapevole della Potenza di Allāh, gloria Sua.
ﯥﯦ
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Le cose non stanno come dicono alcuni idolatri, ovvero che egli mette in rischio i suoi amici angeli custodi dell`inferno finchè verranno eliminati, perchè Allāh ha giurato sulla luna.
Giurò sulla notte quando si ritira.
Giurò sul mattino quando risplende.
n verità, il Fuoco dell'inferno è una delle più grandi piaghe,
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che spaventa e incute timore alla gente.
Quanto a quelli di voi, o gente, che desiderano andare incontro ad Allāh con la fede e le buone azioni, o indietreggiare con la miscredenza e i peccati,
sappiano che ogni anima è responsabile delle azioni che ha compiuto, sia che le sue azioni la portino alla perdizione, sia che la liberino e la salvino dalla distruzione,
tranne i credenti, che non verranno rimproverati per i loro peccati, piuttosto verranno perdonati in seguito alle buone azioni che hanno compiuto.
Nel Giorno della Resurrezione, saranno nei Paradisi e si interrogheranno a vicenda
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riguardo i miscredenti che hanno condotto loro stessi alla dannazione a causa dei peccati che hanno commesso.
Diranno loro: "Cosa vi ha condotto all'Inferno?"
I miscredenti risponderanno, dicendo: "Noi non facevamo parte di coloro che compievano la Preghiera obbligatoria nella vita terrena;
non abbiamo nutrito i poveri con ciò che Allāh ci ha concesso.
E noi eravamo dalla parte della gente della falsità e li seguivamo ovunque andassero, e parlavamo con la gente della perdizione e dell'inganno,
e rinnegavamo il giorno della Retribuzione.
Ci eravamo ostinati a rinnegare finché non ci è giunta la morte, e ci ha impedito di pentirci.
Non sarà loro utile, nel Giorno della Resurrezione, la mediazione dell'intercessore, degli angeli, dei profeti e dei pii, poiché una delle condizioni necessarie affinché l'intercessione venga accettata è che Egli sia compiaciuto del giudicato.
Cosa ha reso questi idolatri avversi al Corano?!
Sembrano, nella loro avversità e nel loro ripudio, delle zebre furiose
fuggite per timore da un leone.
Al contrario, ognuno di questi idolatri vorrebbe possedere un chiaro libro che dica che Muħammed è un Messaggero di Allāh, e ciò non per mancanza di argomenti e chiare prove ma, in verità, per ostinazione e superbia.
Le cose non stanno come dicono, piuttosto la ragione è la loro perseveranza nella perdizione; essi non credono alla punizione nell'Aldilà e così sono rimasti dei miscredenti.
Ma, in verità, questo Corano è un monito e un avvertimento.
Chi vuole recitare il Corano e prenderne atto, lo faccia.
Non ne prenderanno atto se non quando Allāh vuole che lo facciano. Lui, gloria Sua, è Colui che merita di essere temuto, obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, e a Lui spetta perdonare i peccati dei Suoi sudditi, se si pentono dinanzi a Lui.