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surah.translation
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من تأليف:
مركز تفسير للدراسات القرآنية
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Allāh ha giurato sugli angeli che strappano le anime dei miscredenti con forza e senza pietà,
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e giurò sugli angeli che sottraggono le anime dei credenti delicatamente e adagio,
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ﰂ
e giurò sugli angeli che glorificano dal cielo alla terra (durante la loro discesa e durante la loro ascesa) per ordine di Allāh,
ﮫﮬ
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e giurò sugli angeli che gareggiano nell'eseguire l'ordine di Allāh,
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e giurò sugli angeli che eseguono gli ordini che Allāh ha loro imposto per decreto, ad esempio gli angeli preposti alle azioni dei sudditi. Giurò su tutto ciò che li porterà tutti al Rendiconto e alla Retribuzione.
Il giorno in cui la terra tremerà al primo soffio,
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e a questo soffio seguirà un secondo soffio.
I cuori di alcune persone, in quel giorno, saranno terrorizzati,
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e i segni dell'umiliazione saranno visibili sui loro volti.
Essi dicevano: "Torneremo forse in vita dopo la morte?!
Anche se saremo ossa corrose e vuote, torneremo in vita?!"
Dissero: "Se tornassimo in vita, sarebbe una sconfitta e una sofferenza per chi la subirà"
L'evento della Resurrezione è semplice, non vi sarà altro che un solo Grido da parte dell'angelo addetto a soffiare.
Quando verranno radunati, eccoli tutti tornare in vita, nelle tombe, dopo essere stati seppelliti.
Ti è giunta, o Messaggero, la storia di Mūsā con il suo Dio e con il suo nemico, il Faraone?!
Quando il suo Dio gloria Sua lo chiamò nella Valle sacra di Ţuā.
Tra le cose che Egli gli disse: "Vai dal Faraone, in verità egli ha superato ogni limite di ingiustizia e arroganza"
Digli: "O Faraone, non vuoi forse purificarti dalla miscredenza e dai peccati?"
Ti guiderò al tuo Dio, Colui che ti creò e che ti protesse, in modo da temerLo e fare ciò che Lo compiace, così da non incorrere nella Sua ira.
Mūsā, pace a lui, gli mostrò il grande miracolo, che provava che Egli era un messaggero del suo Dio, ovvero la mano e il bastone.
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Ma il Faraone non fece altro che smentire questi Segni e disobbedì all'ordine di Mūsā, pace a lui,
dopodiché rifiutò di credere in ciò che Mūsā comunicò,
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dunque radunò le sue truppe per vincere Mūsā e chiamò il suo popolo, dicendo:
"In verità, io sono la vostra più grande divinità, a nessuno è dovuta obbedienza all'infuori di me".
Allāh lo afferrò e lo punì, in vita, facendolo annegare nel mare, e lo punì, nell'Aldilà, infliggendogli la più dura punizione.
In verità, il fatto che punimmo il Faraone in questa vita e nell'Aldilà è un monito rivolto a chi teme il suo Dio, ed è quest'ultimo a trarre vantaggio dai moniti.
Pensate che riportarvi in vita per la Resurrezione sia più difficile, per Allāh, che creare i Cieli che ha eretto?!
Sollevò la sua volta in modo maestoso e la livellò, rendendola priva di incrinature, crepe o difetti,
e la sua notte si fa ancora più buia quando il sole tramonta e la sua luce risplende quando il sole sorge.
E ha esteso la terra dopo aver creato il Cielo e ha posto in essa tutte le cose benefiche.
Ha fatto sgorgare da essa vene d'acqua corrente e, con questa, ha fatto germogliare piante, in modo che gli animali possano pascolare.
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E fissò le montagne sulla terra.
Tutto questo è utile a voi, o gente, e al vostro bestiame; non è impossibile a Colui che ha creato tutto ciò di crearli una seconda volta.
Quando giungerà il secondo soffio che raggiungerà tutti con il suo orrore, il Giorno del Giudizio avrà inizio.
Il giorno in cui giungerà, l'uomo ricorderà tutte le azioni buone e malvagie che ha compiuto,
E l'Inferno si manifesterà e sarà visibile ai presenti,
per chi ha superato ogni limite di perdizione.
e ha preferito l'effimera vita terrena rispetto all'eterno Aldilà,
in verità il Fuoco è la dimora in cui andrà a finire.
40 - 41 – Chi ha temuto di presentarsi dinanzi al suo Dio e si è astenuto dai desideri che Allāh ha proibito, in verità il Paradiso è la dimora in cui andrà a finire.
40 - 41 – Chi ha temuto di presentarsi dinanzi al suo Dio e si è astenuto dai desideri che Allāh ha proibito, in verità il Paradiso è la dimora in cui andrà a finire.
Costoro che rinnegano la Resurrezione ti chiedono, o Messaggero: "Quando giungerà l'Ora?"
Non ne sei a conoscenza e non puoi dirlo, e non spetta a te; in verità, il tuo compito è prepararti ad essa.
Solo il tuo Dio detiene la conoscenza dell'Ora.
Tu non sei altro che un ammonitore per chi la teme, poiché è quest'ultimo a trarre beneficio dal monito.
Quando vedranno l'Ora dinanzi ai loro occhi sarà come se non fossero rimasti in vita che per un solo giorno o per un solo mattino.