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من تأليف: مركز تفسير للدراسات القرآنية .

Si è avvicinato il Rendiconto delle azioni della gente, nel Giorno del Giudizio, mentre sono noncuranti dell'Aldilà, perché sono occupati dagli affari mondani.
E qualsiasi rivelazione giunga loro, nel Corano, da parte del loro Dio, la ascoltano con un ascolto non benefico, ma con un ascolto di scherno, indifferente a ciò che contiene.
Lo ascoltarono mentre i loro cuori ne erano distratti, e i malfattori nascosero la loro miscredenza, sussurrandosi a vicenda, nei loro conciliaboli, dicendo: "Ccostui è colui che afferma di essere un messaggero? Non è forse un essere umano come voi? Non è per nulla differente da voi, e ciò che ha comunicato è magia. Lo seguite forse, mentre siete certi che sia un essere umano come voi e che ciò che ha comunicato è magia?".
Il Messaggero pace e benedizioni di Allāh su di lui ﷺ disse: "Il mio Dio è consapevole delle dicerie che nascondete; Egli è Consapevole di ogni parola pronunciata nei cieli e in terra, ed Egli è L'Ascoltatore delle parole dei Suoi sudditi, Il Sapiente riguardo le loro azioni, e li giudicherà per esse”.
Ma furono in dubbio su ciò che comunicò Muħammed pace e benedizioni di Allāh su di lui ﷺ; a volte dicevano: "Sono dei sogni e delle interpretazioni confuse", e qualche volta dicevano: "No, egli ha inventato qualcosa senza fondamenta", e altre volte dicevano: "È un poeta, e se, in verità, egli è sincero nella sua predica, che compia un miracolo, come i precedenti messaggeri che compievano miracoli, come il bastone di Mūsā e la cammella di Sāleħ".
Non vi fu un villaggio, prima di costoro che presentano tali proposte, che propose che venissero rivelati dei Segni e che ottennero ciò che proposero; al contrario, li smentirono, e così li distruggemmo. Crederanno costoro?!.
E non abbiamo inviato prima di te – O messaggero – altro che umani che abbiamo ispirato, e non abbiamo mai inviato degli angeli. Chiedete alla Gente del Libro che vi ha preceduti, se non lo sapete.
E non abbiamo stabilito dei messaggeri che abbiamo inviato che non avessero un corpo e non mangiassero cibo; al contrario, essi mangiano così come mangiano gli altri, e non era previsto che restassero in vita da immortali.
E poi realizzammo, per i nostri messaggeri, ciò che promettemmo loro, quando li salvammo, e salvammo i credenti che volemmo salvare dalla distruzione, e distruggemmo coloro che trasgredirono con la miscredenza nei confronti di Allāh e commettendo peccati.
Vi abbiamo rivelato il Corano, vostro onore e orgoglio, se vi credete e vi attenete ad esso. Non lo comprendete, così da affrettarvi a credervi e comportarvi secondo ciò che contiene?!
E quanti villaggi distruggemmo a causa della loro ingiustizia e miscredenza, e creammo, dopo di loro, altri popoli!
E quando i condannati videro la Nostra punizione distruttiva, eccoli fuggire dal loro villaggio, cercando scampo dalla distruzione.
Verranno chiamati in modo derisorio: "Non scappate e tornate ai vostri godimenti e piaceri, e nelle vostre dimore: forse verrete interrogati sulle vostre azioni compiute in vita"
Questi ingiusti dissero, ammettendo la loro colpevolezza: "Distruzione e rovina su di noi! In verità siamo stati ingiusti rinnegando Allāh".
Staranno ancora confessando le loro colpe, riconoscendo i loro peccati, e augurandosi la distruzione, ripetutamente, quando li renderemo come un campo falciato, morti, immobili.
E non creammo i cieli e la terra e ciò che vi è di mezzo per gioco e vanità, ma li creammo per mostrare la Nostra Potenza.
Se avessimo voluto prendere una sposa o un figlio, lo avremmo preso presso di Noi, ma non lo abbiamo fatto, perché siamo molto al di sopra di ciò;
piuttosto inviamo la verità, che Noi riveliamo ai Nostri messaggeri, per colpire la falsità della gente miscredente, in modo da eliminarla, dunque la loro falsità è effimera. Voi che dite che Allāh abbia preso una moglie o un figlio, otterrete la distruzione per averGli attribuito ciò che non Gli si addice.
Egli solo, gloria Sua, è il Detentore del Regno dei Cieli e della Terra, e gli angeli presso di Lui non si insuperbiscono nei confronti della Sua adorazione, e non se ne stancano.
Continuano a lodare sempre Allāh, senza mai stancarsi.
Ma gli idolatri hanno preso delle divinità all'infuori di Allāh che non resuscitano i morti; come possono adorare qualcuno incapace di farlo?!
Se ci fossero più divinità nei Cieli e in Terra, sarebbero state corrotte, poiché si sarebbero contese il Regno, ma la realtà è differente: Lungi Allāh, Dio del Trono, da ciò che Gli attribuiscono gli idolatri; il fatto che ci siano altri pari a Lui è una menzogna.
Allāh è l'unico Detentore del Regno e della Sua Legge, nessuno può interrogarLo su ciò che Egli ha prestabilito e decretato; al contrario, Egli interrogherà i Suoi sudditi sulle loro azioni, e li giudicherà per esse.
Ma essi hanno preso delle divinità all'infuori di Allāh. Di', o Messaggero, a questi idolatri: "Mostrate le vostre prove che costoro siano meritevoli di adorazione; non avete alcuna prova contro questo libro rivelatomi, né contro gli altri libri rivelati agli altri messaggeri; al contrario, la fonte della maggior parte degli idolatri non è altro che l'ignoranza e la tradizione: essi sono avversi alla verità.
E non abbiamo inviato prima di te, o Messaggero, dei messaggeri a cui non ispirammo che, in verità, non vi è alcuno che venga realmente adorato all'infuori di Me: adorate Me solo e non associateMi nessuno.
Gli idolatri dissero: "Allāh ha preso delle figlie tra gli angeli”. Lungi Allāh da ciò, gloria ad Allāh e sia santificato al di sopra delle loro menzogne; al contrario, gli angeli sono sudditi onorati e prediletti di Allāh.
Non anticipano il loro Dio con le loro parole; non parlano finché Egli non lo ordina, e applicano il Suo decreto e non disobbediscono ad alcun Suo ordine.
Conosce le loro azioni passate e future, e non chiedono intercessione, se non con il Suo permesso, solo a colui la cui intercessione Egli accetta, e per Suo timore, gloria Sua, stanno in guardia, non lo contraddicono nei Suoi ordini né nei Suoi divieti.
E ammettiamo che dovesse esservi, tra gli angeli, chi dica: "Io sono una divinità all'infuori di Allāh", in verità lo puniremmo per ciò che avrà detto con la punizione dell'Inferno, nel Giorno della Resurrezione, in cui resterà in eterno; e con una punizione simile puniamo gli ingiusti miscredenti che associano altre divinità ad Allāh.
Coloro che non credono in Allāh non sanno che i cieli e la terra erano connessi, non vi era spazio tra loro, e che la pioggia scendeva da essi, e che poi li separammo e creammo, a partire dall'acqua che discende dal cielo, verso la terra, ogni cosa, animali e piante: Non se ne convincono e non credono in Allāh solo?!.
E fissammo nella terra montagne, affinché non vacillasse a causa di coloro che vi abitano; e creammo, in essa, ampi percorsi affinché trovino la strada nei loro viaggi alla ricerca dei loro interessi.
E rendemmo il Cielo un tetto a cui è stato impedito di cadere, privo di pilastri, protetto da coloro che origliano e dagli idolatri che adorano i Segni del cielo, come il sole e la luna, avversi, incapaci di dissuadersi.
Allāh solo è Colui che ha creato la notte per riposare, e che ha creato il giorno per andare in cerca del guadagno, e che ha creato il sole come segno del giorno, e la luna come segno della notte, sia il sole che la luna nell'orbita loro riservata, senza deviare da essa né inclinarsi.
E non abbiamo concesso a un essere, prima di te, o Messaggero, di vivere per sempre, in questa vita. Se giunge il tuo termine, in vita, e muori, forse loro resteranno dopo di te?! No.
Ogni anima, credente o miscredente, dovrà provare la morte, in questa vita, e vi metteremo alla prova – o gente – in questa vita terrena, con precetti, benedizioni e disgrazie, e, dopo la vostra morte, tornerete a Noi, non ad altri, e vi giudicheremo per le vostre azioni.
E se ti vedono – o Messaggero – questi idolatri, ti prendono in giro, dissuadendo i loro seguaci dal seguirti, dicendo: "È costui che insulta le divinità che adorate?!" E loro, deridendoti, rinnegano ciò che Allāh ha loro rivelato nel Corano e le benedizioni che Egli ha concesso loro: sono loro più meritevoli di essere accusati di ingiustizia, per tutti i mali che essi incarnano.
L'istinto dell'essere umano è l'impulsività; egli affretta le cose prima che si verifichino, e così gli idolatri affrettano la loro punizione: Vi mostrerò – o voi che affrettate la Mia punizione – ciò che avete affrettato; non chiedete che venga anticipata.
I miscredenti dicono, negando la Resurrezione, frettolosamente: "Quando giungerà la Resurrezione che ci promettete, o musulmani, se siete veritieri in ciò che dite dovrà accadere?".
Se questi idolatri rinnegatori della Resurrezione sapessero di quando non potranno evitare che il fuoco arda i loro visi e i loro dorsi, e che non avranno alcun sostenitore che li sostenga e che li salvi dalla punizione, se si fossero convinti di ciò, non avrebbero affrettato la punizione.
Questo fuoco con il quale saranno puniti non giungerà mentre ne sono consapevoli; al contrario, giungerà loro all'improvviso, e non potranno respingerlo, e non saranno rinviati finché non si pentiranno, in modo da ottenere la Misericordia.
“Se la tua gente ti deride, non sei un'eccezione; altri messaggeri sono stati derisi prima di te, o Messaggero, e la punizione circondò i miscredenti che derisero in questa vita, quando i loro messaggeri cercarono di incutere loro timore”.
Di', o Messaggero, a costoro che affrettano la punizione: "Chi vi proteggerà, notte e giorno, da ciò che il Compassionevole vuole far di voi, quando vuole infliggervi punizione e distruzione?! Tuttavia loro sono avversi agli avvertimenti e alle prove del loro Dio, e non vi riflettono per nulla, a causa della loro ignoranza e licenziosità.
Oppure hanno delle divinità che li salveranno dalla Nostra punizione? Non possono proteggere se stessi, allontanando il male, oppure attirare a se stessi il bene: chi non può sostenere se stesso, come può sostenere gli altri? Non sfuggiranno alla Nostra punizione.
Ma abbiamo fatto godere questi miscredenti e i loro antenati delle grazie che abbiamo loro concesso, per tentarli, finché non trascorse il tempo e vennero ingannati da ciò, e perseverarono nella loro miscredenza. Non vedono costoro che vennero ingannati dalle Nostre grazie e che affrettano la Nostra punizione, che siamo capaci di tagliare la loro terra dalle sue estremità, e che siamo più forti di loro, così che riflettano affinché non accada loro ciò che è accaduto agli altri?! Costoro non saranno vincenti, piuttosto saranno perdenti.
Di', o Messaggero: "In verità, vi incuto timore della punizione di Allāh, o gente, comunicandovi ciò che mi rivela il Mio Dio". Tuttavia i sordi non ascoltano la verità con un ascolto di accettazione, se si incute loro timore della punizione di Allāh.
E se quelli che affrettano la punizione dovessero essere afflitti da parte della punizione del tuo Dio, o Messaggero, direbbero, in quel momento: "Disgrazia e distruzione su di noi! In verità, siamo stati ingiusti nell'associare ad Allāh e smentire ciò che ci ha comunicato Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di lui! ﷺ"
E prepareremo giuste bilance per la gente della Resurrezione, affinché le loro azioni vengano pesate. Quel giorno, non subirà torto alcuna anima, diminuendo le sue buone azioni o aumentando le sue cattive azioni, anche se il peso fosse minuscolo quanto un chicco di senape, lo considereremo; e Noi siamo sufficienti nel tenere il computo delle azioni dei Nostri sudditi.
Concedemmo a Mūsā e ad Hārūn, pace a loro, la Torāh, criterio tra Verità e Falsità, e tra Lecito e Illecito, e guida per coloro che vi credono, e monito per coloro che temono il loro Dio.
Coloro che temono la punizione del loro Dio, e che credono in Lui, nonostante non l'abbiano visto, e che temono l'Ora.
E questo Coranoالقرآن rivelato a Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di lui ﷺ, è un monito per colui che vuole rammentarsene, e un esempio, che contiene molte cose vantaggiose e buone. E nonostante tutto ciò, voi lo rinnegate e non credete a ciò che contiene e non volete attenervi ad esso?!
E abbiamo concesso a Ibrāhīm prove per la sua gente, nella sua giovinezza, mentre Noi eravamo Vigilanti su di lui. Gli concedemmo la sapienza e le prove che gli furono necessarie contro il suo popolo.
Disse a suo padre Āzar e alla sua gente: "Cosa sono questi idoli che avete plasmato con le vostre mani, e che vi ostinate ad adorare?"
Il suo popolo gli disse: "Abbiamo trovato i nostri antenati adorarli, e li abbiamo adorati seguendo le loro orme"
Ibrāhīm disse loro: "Voi, o seguaci, e i vostri antenati che seguite, siete sviati dalla chiara Retta Via".
Il suo popolo gli disse: "Hai riportato cose vere, quando hai detto ciò che hai detto, oppure stai scherzando?
Disse Ibrāhīm: "Piuttosto vi ho portato la verità, non degli scherzi: il vostro Dio è il Dio dei cieli e della terra, Colui che li ha creati senza precedenti, ed io testimonio che Egli è il vostro Dio, il mio Dio, e il Dio dei cieli e della terra", mentre i vostri idoli non possiedono nulla di tutto ciò".
Ibrāhīm disse, in modo che il suo popolo non lo sentisse: "Giuro su Allāh che tramerò contro i vostri idoli cose che non vi piaceranno, dopo che li abbandonerete quando andrete alla vostra festa".
Ibrāhīm distrusse i loro idoli, fino a ridurli a piccoli pezzi, e lasciò quello più grande, così che si rivolgessero a lui, chiedendogli chi fosse stato a distruggerli
E quando tornarono e trovarono i loro idoli distrutti, si chiesero l'un l'altro: "Chi ha distrutto le nostre divinità? In verità, chi le ha distrutte è stato ingiusto per aver disprezzato coloro che meritano rispetto e gloria".
Alcuni di loro dissero: "Abbiamo sentito un ragazzo parlare male di loro e disprezzarli; il suo nome è Ibrāhīm, forse è stato lui ad averli distrutti".
I loro capi dissero: "Portate Ibrāhīm dinanzi alla gente, affinché testimonino su ciò che ha fatto, così le sue dichiarazione saranno per loro una prova contro di lui.".
Portarono Ibrāhīm, pace a lui, e gli chiesero: "sei stato tu a compiere quest'orrendo atto contro le nostre divinità, o Ibrāhīm?!".
Ibrāhīm disse, prendendoli in giro, mostrando l'impotenza dei loro idoli dinanzi alla gente: "Io non l'ho fatto; piuttosto, lo ha fatto il loro capo: chiedete ai vostri idoli, se possono parlare".
Si rivolsero a se stessi, pensando e riflettendo, e capirono che i loro idoli non potevano far loro né del bene né del male; essi si erano comportati ingiustamente, adorando altri all'infuori di Allāh.
Poi tornarono all'ostinazione e alla rinnegazione, dicendo: "Sei certo, o Ibrāhīm, che questi idoli non parlino? Come puoi ordinarci di interrogarli?" Dissero ciò affinché fosse una prova contro di lui, ma fu una prova contro di loro.
Ibrāhīm disse, rimproverandoli: "Adorate degli idoli, all'infuori di Allāh, che non possono portarvi benefici né arrecarvi danno?! Queste sono pietre incapaci di impedire il male a se stesse, oppure di attrarre a se stesse il bene.
Che infausta scelta, ciò che adorate all'infuori di Allāh! Questi idoli che adorate all'infuori di Allāh non possono fare né del bene né del male: non lo capite, così da abbandonare la loro adorazione?!".
Quando non furono in grado di affrontarlo con delle argomentazioni, ricorsero alla violenza, dicendo: "Bruciate Ibrāhīm con il fuoco, sostenendo le vostre divinità che egli ha distrutto, se volete fare qualcosa per punirlo e dare un esempio".
E accesero un fuoco e lo gettarono in esso, e noi dicemmo: "O fuoco, sii freddo e innocuo nei confronti di Ibrāhīm", e così fu e non gli accadde nulla.
E il popolo di Ibrāhīm, pace a lui, tramò di bruciarlo, e noi vanificammo le loro trame, e facemmo sì che fossero loro i distrutti e i perdenti.
E lo salvammo, e così salvammo Lūţ, e li facemmo uscire dalla terra del Levante, che benedimmo inviando in essa i profeti e ponendovi molte creature e bontà.
Gli concedemmo Is'ħāǭ, quando implorò il suo Dio di concedergli un figlio; e inoltre gli concedemmo Ya'ǭūb; e rendemmo tutti, sia Ibrāhīm che i suoi figli Is'ħāǭ e Ya'ǭūb, pii e obbedienti ad Allāh.
E li rendemmo guide, che la gente seguiva nel bene, e che invitavano la gente ad adorare Allāh solo, con il Suo permesso, l'Altissimo; e ispirammo loro di fare il bene e di compiere la Preghiera con devozione ed elargire la Zakēt, ed erano a Noi sottomessi.
E concedemmo a Lūţ la capacità di giudicare tra i contendenti, e gli concedemmo la conoscenza del culto della sua religione, e lo salvammo dalla punizione che infliggemmo al suo villaggio (Sadūm), la cui gente commetteva nefandezze; in verità, erano un popolo corrotto, allontanatosi dall'obbedienza dovuta al loro Dio.
E lo includemmo nella Nostra misericordia, dopo averlo salvato dalla punizione che afflisse il suo popolo. In verità egli è tra i giusti, coloro che ordinano il bene e dissuadono dal male.
E rammenta, o Messaggero, della storia di Nūħ, quando egli implorò Allāh, in passato, prima di Ibrāhīm e Lūţ, e Noi esaudimmo le sue richieste, e salvammo lui e i credenti della sua famiglia dalla grande sofferenza.
E lo salvammo dalle trame del popolo, coloro che smentirono i Segni evidenti con cui lo sostenemmo e che dimostravano la sua veridicità. In verità, era un popolo corrotto e malvagio, e li distruggemmo tutti annegandoli.
E rammenta – o Messaggero – la storia di Dāwūd e di suo figlio Suleymēn, pace a loro, quando giudicarono sulla questione dei due contendenti che venne presentata loro. Uno di loro possedeva del gregge che sconfinò, durante la notte, nei campi dell'altro e li rovinò; e noi eravamo testimoni del giudizio di Dāwūd e Suleymēn: nessuna loro decisione ci fu nascosta.
Chiarimmo la questione a Suleymēn e non a Dāwūd, e concedemmo sia a Dāwūd che Suleymēn la profezia e la conoscenza delle disposizioni della Shari'ah, e non riservammo ciò a Suleymēn. Asservimmo le montagne a Dāwūd, che glorificano nel loro modo di glorificare, e gli asservimmo gli uccelli; e facemmo ciò poiché siamo capaci di donare la comprensione, il giudizio, la conoscenza e l'ammaestramento.
E insegnammo a Dāwūd, e non a Suleymēn, l'arte di fabbricare le armature, in modo da proteggere i vostri corpi dai danni delle armi. O voi gente, siete forse grati per queste grazie che Allāh vi ha concesso!?
E asservimmo a Suleymēn il forte vento, che correva per suo ordine, quando gli ordinava di andare verso la terra del Levante, che benedimmo inviando in essa i profeti e con l'abbondanza di cose buone. E siamo consapevoli di tutto ciò che accade: Nulla Ci è nascosto.
E gli asservimmo i demoni che si immergono nei mari per trarne perle e altro, e che compiono altre attività, come costruire; e noi li abbiamo preparati ai loro compiti e abbiamo vigilato su di essi: Nulla può sfuggirCi.
E rammenta, o Messaggero, della storia di Ayyūb, pace a lui, che invocò il suo Dio, gloria Sua, quando venne afflitto da una disgrazia, dicendo: "O Dio mio, in verità sono stato afflitto dalla malattia e dalla perdita della mia famiglia, e tu sei Il Più Misericordioso tra tutti i misericordiosi: liberami da ciò che mi affligge".
Ed esaudimmo la sua richiesta, e lo liberammo dal male che lo affliggeva, e gli concedemmo i famigliari e figli che perdette, e altri ancora; e facemmo tutto ciò per Nostra Misericordia, e come monito per tutti coloro che si sottomettono ad Allāh nell'adorazione, affinché pazientino come pazientò Ayyūb.
E rammenta – o Messaggero – di Ismā'īl, Idrīs e Dhul-Kifl, pace a loro: Ognuno di costoro fu tra coloro che sopportarono le sofferenze e furono saldi nel compiere la missione che Allāh affidò loro.
Li includemmo nella Nostra Misericordia, e li rendemmo profeti, e li facemmo entrare in Paradiso: in verità essi erano tra i sudditi giusti di Allāh, che obbedivano al loro Dio e che erano buoni sia privatamente che pubblicamente.
E ricorda, o Messaggero, la storia di quello della Balena الحوت , Yūnus, pace a lui, quando partì, adirato per l'ostinazione del suo popolo nella disobbedienza, senza il permesso del suo Dio, e pensò che Noi non potessimo fargli del male, come punizione per essere partito. Venne tentato con la grande sofferenza e la prigionia, quando venne inghiottito dalla balena; e così invocò nell'oscurità del ventre della balena, del mare e della notte, riconoscendo la sua colpa, pentito dinanzi ad Allāh dei suoi peccati, dicendo: "Nessuno viene realmente adorato all'infuori di Te, Gloria Tua, in verità sono stato tra gli ingiusti".
Esaudimmo la sua implorazione e lo salvammo dall'angoscia e dalla sofferenza, facendolo uscire dalle tenebre e dal ventre della balena; e così come salvammo Yūnus dalla sua disgrazia, salviamo i credenti quando sono afflitti dalle disgrazie e invocano Allāh.
E rammenta, o Messaggero, la storia di Zekeryē, pace a lui, quando invocò il suo Dio, gloria Sua, dicendo: "Dio mio, non lasciarmi solo, senza figli, e tu sei Il Miglior Erede, concedimi un figlio che sia mio erede".
Esaudimmo la sua richiesta, e gli concedemmo suo figlio Yeħyē, e rinvigorimmo sua moglie, e lei divenne in grado di partorire, dopo che non ne fu in grado: in verità Zekeryē, sua moglie e suo figlio si affrettavano a compiere buone azioni e ci invocavano desiderosi della ricompensa che risiede presso di Noi, e timorosi della punizione che deteniamo; ed essi Ci imploravano.
E rammenta, o Messaggero, della storia di Maryem, pace a lei, colei che protesse le sue intimità dall'adulterio. Allāh le inviò Jibrīl جبريل , pace a lui, che soffiò in essa e divenne gravida di Isa, pace a lui; e lei e suo figlio Isa furono un Segno, rivolto alla gente, della Potenza di Allāh, e del fatto che, in verità, nulla Gli è impossibile, quando lo creò senza un padre.
In verità questa vostra comunità – o gente – è un'unica comunità, unita nel Monoteismo, ovvero la religione dell'Islām, ed Io sono il vostro Dio: Siate sinceri nell'adorare Me solo.
E la gente si divise, e così alcuni di loro restarono monoteisti, mentre altri divennero politeisti, e altri miscredenti, e altri credenti; e tutti costoro che si sono divisi torneranno a Noi, soli, nel Giorno della Resurrezione, e li giudicheremo per le loro azioni.
Quanto a chi di loro compie opere buone, crede in Allāh, nei Suoi messaggeri e nell'Ultimo Giorno, non verranno vanificate le sue buone azioni; al contrario, Allāh lo gratificherà per il suo comportamento e gli concederà doppia ricompensa, e troverà tutto ciò annotato nel libro delle sue azioni, nel Giorno della Resurrezione, e in quel momento gioirà.
È impossibile che gli abitanti di un villaggio che abbiamo distrutto, a causa della loro miscredenza, tornino in vita, così che si pentano ed il loro pentimento venga accettato.
Non torneranno mai, anche se la diga di Yajūj e Majūj venisse aperta, ed usciranno di fretta da ogni alto luogo della terra.
E con la loro venuta si avvicinerà la Resurrezione, e si mostreranno i suoi orrori e la sua gravità. In quel momento, gli occhi dei miscredenti saranno spalancati, a causa della gravità di quel giorno, dicendo: "La distruzione sia su di noi! In vita eravamo distratti ed occupati, impreparati a questo grande giorno; al contrario, siamo stati ingiusti non credendo e commettendo peccati."
In verità voi, o idolatri, e le divinità che adoravate all'infuori di Allāh, e quelli che erano in accordo con il vostro culto, sia uomini che Jinn, siete combustibile dell'Inferno, voi e coloro che adoravate, e sarete introdotti in esso.
Se queste divinità venissero realmente adorate, non verrebbero introdotte nel Fuoco con i loro adoratori, e tutti, sia gli adorati che gli adoratori, sono nel Fuoco, nel quale resteranno per l'eternità, senza mai uscirne.
In essa avranno un respiro affannato, per l'intensità delle sofferenze che subiranno, e saranno nel fuoco, non sentiranno le voci a causa del grande terrore che li avrà afflitti.
Quando gli idolatri dissero: (in verità ‘Īsāعيسى e gli angeli الملائكة, coloro che venivano adorati, entreranno nel fuoco) Allāh disse: "In verità, è stato già prescritto, nella Sapienza di Allāh, che essi siano la gente gioiosa, come ‘Īsā, pace a lui, allontanati dal Fuoco".
Il suono dell'Inferno non raggiungerà il loro udito, e vivranno nelle beatitudini e nei godimenti che le loro anime desiderano: la loro beatitudine non verrà mai interrotta.
Non incuterà loro timore il grande orrore quando il Fuoco si chiuderà sul loro popolo, e gli angeli li riceveranno congratulandosi con loro, dicendo: "Questo è il vostro giorno, che vi è stato promesso in vita", e annunceranno loro la beatitudine che incontreranno.
Il giorno in cui piegheremo il cielo come vengono piegate le pagine sul loro contenuto, raduneremo il creato nella stessa forma in cui vennero creati la prima volta. Questa Nostra promessa è una promessa che non mancherà: in verità Noi realizziamo ciò che promettiamo.
E abbiamo scritto nei libri che abbiamo rivelato ai Messaggeri, dopo averlo scritto nella Matrice del Libro اللّوح المحفوظ , che la terra verrà ereditata dai giusti sudditi di Allāh che compiono opere buone, obbedendo ai Suoi ordini, ed essi sono la comunità di Muħammed pace e benedizioni di Allāh sia su di luiﷺ.
In verità, il monito che abbiamo rivelato è un comunicato rivolto ai sudditi del loro Dio di ciò che è stato loro prescritto: sono loro a trarne vantaggio.
E non ti abbiamo inviato, o Muħammed, come messaggero, se non come Misericordia per tutto il creato, per la tua fermezza nel guidare la gente alla Retta Via e salvarli dalla punizione di Allāh.
Di', o Messaggero: "In verità, mi è stato inspirato dal Mio Dio che la vostra divinità è Unica, non ha altri pari a lui, ed è Allāh: sottomettetevi alla Sua fede e alla Sua obbedienza".
Se sono avversi a ciò che hai loro comunicato, di’ loro, o Messaggero: "Vi ho detto che io e voi siamo sullo stesso piano, e non posso sapere quando la punizione promessa da Allāh vi colpirà”.
In verità, Allāh è Consapevole delle parole che avete pronunciato e di quelle che celate; nulla Gli è nascosto, e vi giudicherà per questo.
Ed io non so se il rinvio della punizione è una prova per voi, o una tentazione, e un godimento prestabilito nella Sapienza di Allāh, in modo che perseveriate nella miscredenza e perdizione.
Il Messaggero pace e benedizione di Allāh sia su di luiﷺ disse, implorando il suo Dio: "Dio mio, giudica tra noi e il nostro popolo, coloro che hanno perseverato nella miscredenza, con una giusta legge, e al Nostro Dio, il Compassionevole, chiediamo aiuto contro le vostre parole di miscredenza e le vostre accuse di menzogna”.