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surah.translation
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من تأليف:
مركز تفسير للدراسات القرآنية
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Kǣ-ǣf, He, Ye, 'Aī-īn, Sā-ādكٓهيعٓصٓ Lettere simili sono presenti all'inizio della Surat Al-Baqarah.
Questa è una testimonianza della Misericordia del tuo Dio verso il Suo suddito Zekeryē (pace a lui). Ti narriamo ciò affinché se ne prenda atto.
Quando supplicò il suo Dio, gloria Sua, a voce bassa, affinché fosse più facilmente esaudita.
Egli disse: "O mio Dio, in verità le mie ossa si sono indebolite, e la mia testa è diventata canuta, e sono convinto che la mia supplica non verrà delusa; al contrario, ogni volta che ti ho supplicato, mi hai esaudito"
“E, in verità, temo che i miei famigliari, dopo la mia morte, non seguano la giusta religione, poiché sono presi dalla vita terrena, e mia moglie è sterile, non può partorire: Concedimi, da parte tua, un figlio che mi aiuti,
che erediti la Profezia, dopo di me, dalla famiglia di Ya'ǭūb, pace a lui; e fa si' – Dio mio – che sia benedetto nella sua religione, nella sua salute e nella sua sapienza.”
Allāh esaudì le sue suppliche, e lo chiamò: “O Zekeryē, in verità ti informiamo di ciò che ti compiace; abbiamo esaudito la tua preghiera, e ti abbiamo fatto dono di un ragazzo di nome Yeħyē; non abbiamo concesso ad altri, prima di lui, questo nome”.
Zekeryē disse, meravigliato della Potenza di Allāh: "Come posso avere un figlio se mia moglie è sterile e non può partorire, e ho raggiunto la fine della mia vita e la vecchiaia, e le mie ossa si sono indebolite”?!
Disse l'angelo: "Le cose stanno come dici, tua moglie non può partorire, e hai raggiunto la fine della tua vita e la vecchiaia, e le tue ossa sono deboli, ma il tuo Dio ha detto: la creazione, da parte del tuo Dio, di Yeħyē da una madre sterile e da un padre che ha raggiunto la fine della sua vita è cosa facile. E io ti ho creato, o Zekeryē, in precedenza, e la tua creazione non fu nulla di particolare, perché prima non esistevi."
Disse Zekeryē (pace a lui): "Mio Dio, dammi un segno che mi rassereni, e che mi indichi che ciò che gli angeli mi hanno annunciato sta per accadere". Egli disse: "Il segno che starai per ottenere ciò che ti è stato annunciato sarà che non potrai parlare alla gente per tre giorni e tre notti, senza che ti accada nulla; al contrario, sarai sano e salvo".
Zekeryē uscì dal suo luogo di preghiera e si presentò al suo popolo, e fece loro un cenno senza parlare: Glorificate Allāh, gloria Sua, all'inizio del giorno e al suo termine.
Nacque per lui Yeħyē. Quando raggiuse l'età in cui è possibile dialogare, gli dicemmo: "O Yeħyē, prendi la Torāh con diligenza e serietà", e gli donammo la comprensione, la conoscenza, la serietà e la determinazione nell'età dell'infanzia.
E gli concedemmo misericordia, da parte Nostra, e lo purificammo dai peccati. Egli era pio, obbediva alle Leggi di Allāh e rispettava i Suoi divieti,
ed era benevolo verso i suoi genitori, tenero e benefattore nei loro confronti, e non si insuperbiva rispetto all'obbedienza dovuta al Suo Dio e a loro, e non disobbediva al Suo Dio né ai suoi genitori.
La pace e la sicurezza del Suo Dio erano con lui nel giorno in cui è nato, e lo saranno il giorno in cui morirà e abbandonerà questa vita, e quando verrà riportato in vita nel Giorno della Resurrezione. Queste tre fasi sono le fasi più buie che possa trascorrere una persona; se egli è salvo nel corso di esse, non avrà nulla da temere in seguito.
E rammenta – o Messaggero – nel Corano a te rivelato, la storia di Maryem, pace a lei, quando si allontanò dalla sua famiglia e si ritirò verso oriente.
Pose, tra di lei e il suo popolo, un divisorio, in modo che non la vedessero mentre pregava il Suo Dio. Così le inviammo Jibrīl, pace a lui, e prese la forma perfetta di un uomo, e lei temette che volesse farle del male.
E quando lo vide venire verso di lei nella forma perfetta di uomo, disse: "In verità, mi rifugio nel Compassionevole da qualsiasi male provenga da te, o tu, se sei devoto e temi Allāh"
Disse Jibrīl, pace a lui: "Io non sono un essere umano, in verità sono un messaggero del tuo Dio, che mi ha inviato a te per annunciarti un figlio buono e puro".
Maryem disse, meravigliata: "Come posso avere un figlio se non mi ha toccato alcun marito, o altri, e non sono un'adultera, così che possa nascermi un figlio?!"
Jibrīl le disse: "Le cose stanno come dici, non ti ha toccato alcun marito o altri, e non sei un'adultera, e il Tuo Dio, gloria Sua, ha detto: "La creazione di un figlio senza padre è cosa facile per me; e che il figlio che ti è stato donato sia un Segno, rivolto alla gente, che testimoni la Potenza di Allāh, e Misericordia, da parte Nostra, verso di te e tutti coloro che gli crederanno. La creazione di questo tuo figlio è un decreto stabilito dal tuo Dio, scritto nella Matrice del Libro".
E lei divenne gravida dopo il soffio dell'angelo, e così si allontanò in un luogo distante dalla gente.
Venne afflitta dalle doglie, che la indussero ad appoggiarsi al tronco di una palma. Maryem disse, pace a lei: "Se solo fossi morta prima di questo giorno e fossi una cosa priva di importanza, in modo che non pensino male di me!"
Così ‘Īsā la chiamò da sotto i suoi piedi: "Non ti affliggere, il tuo Dio ha creato, sotto i tuoi piedi, un ruscello da cui abbeverarti".
Prendi il tronco della palma e smuovilo: cadranno su di te datteri morbidi e freschi.
Mangia i datteri e bevi l'acqua, e rasserenati del tuo nascituro, e non rattristarti. Se vedi qualcuno e dovesse chiederti riguardo il nascituro, digli: "In verità, ho fatto un voto di silenzio al mio Dio. Oggi non parlerò con nessuno"
Maryem giunse al suo popolo portando suo figlio, e il suo popolo le disse, rimproverandola: "O Maryem, hai commesso una nefandezza: Hai partorito un figlio senza un padre!"
Tu che sei simile ad Hārūn nella devozione (era un uomo pio) e tuo padre non è un adultero, né tua madre è un'adultera: appartieni a una famiglia pura, che è risaputo sia giusta, come puoi avere un figlio senza un padre?!
Indicò suo figlio ‘Īsā, pace a lui, ed egli era un neonato. Le disse il suo popolo, sorpreso: Come possiamo parlare con un neonato?!
‘Īsā, pace a lui, disse: "In verità io sono suddito di Allāh; Egli mi ha rivelato il Vangelo e mi ha reso uno dei Suoi profeti,
e mi rese molto utile alla gente, ovunque io mi trovi, e mi ordinò di praticare la Preghiera ed elargire la Zakēt per tutta la durata della mia vita,
e mi rese benevolo verso mia madre, e non mi ha reso superbo nell'obbedire al mio Dio, né a Lui disobbediente,
e la protezione da Satana e dai suoi compagni mi ha accompagnato nel giorno della mia nascita, e mi accompagnerà nel giorno della mia morte, e quando tornerò in vita, nel Giorno della Resurrezione; Satana non mi si avvicinerà in queste tre fasi buie.
Colui che possiede queste caratteristiche è ‘Īsā figlio di Maryem, e queste sono le caratteristiche che gli si addicono, non ciò che dicono gli sviati, coloro che sono incerti a suo riguardo e che disputano su ciò.
Non si addice ad Allāh prendere un figlio, lungi Egli da ciò, Lui è al di sopra di tutto questo. Quando desidera qualcosa, Gli è sufficiente, gloria Sua, dire: "Sii", e quella si realizzerà senza alcun dubbio. Colui che possiede tali caratteristiche è lungi dall'avere un figlio.
E in verità Allāh, gloria Sua, è il mio Dio e il Dio di voi tutti. Siate sinceri nei confronti di Lui solo nella vostra adorazione. Quella che vi ho menzionato è la retta via che conduce al compiacimento di Allāh.
Gli avversi disputarono riguardo ‘Īsā, pace a lui, così il suo popolo si divise in fazioni distinte. Alcuni di loro credettero in lui, e dissero: "Egli è un Messaggero", mentre altri non gli credettero, come gli Ebrei; e altre fazioni ancora fecero di peggio, dicendo: "Egli è Allāh", e altre dissero: "Egli è figlio di Allāh". Lungi Allāh da ciò! Guai a costoro che disputano sulla sua questione dagli avvenimenti a cui assisteranno nel grande Giorno del Giudizio: Rendiconto e Punizione!.
Per ciò che ascolteranno e vedranno chiaramente, quel Giorno, non sarà più loro utile né l'udito né la vista; piuttosto gli ingiusti, in questa vita, sono chiaramente sviati dalla Retta Via; non si preparano all'Aldilà, finché non giungerà loro all'improvviso mentre perseverano nella loro ingiustizia.
E avverti – o Messaggero – venire verso di lei la gente del Giorno del Pentimento, quando l'ingiusto si pentirà della propria ingiustizia, e il benefattore di non essere stato ancora più obbediente; quando i libri della gente verranno chiusi, e le loro annotazioni saranno concluse, e ad ognuno verrà presentato ciò che ha compiuto, mentre essi erano ingannati dalla vita, incuranti dell'Aldilà, e non credevano nel Giorno della Resurrezione.
In verità, Noi soli resteremo dopo la distruzioni di ogni cosa, ed erediteremo la terra e tutto ciò che c'è in essa, e tutto ciò che vi resterà dopo il loro sterminio; e Noi li dominiamo e ne faremo ciò che vogliamo. A Noi soli torneranno, nel Giorno del Giudizio, per il Rendiconto e la Resurrezione.
E rammenta – o Messaggero – in questo Corano a te rivelato, la storia di Ibrāhīm, pace a lui; in verità era colmo di onestà e fede nei Segni di Allāh, ed era un Profeta inviato da Allāh.
Quando disse a suo padre ‘Azar: "O padre mio, perché invochi, all'infuori di Allāh, un idolo che non ascolta la tua invocazione, quando lo invochi, e che non vede la tua adorazione, quando lo adori, e che non può alleviarti il male né portarti beneficio?"
O padre mio, in verità ho ricevuto, da parte del mio Dio, tramite rivelazione, ciò che non ti è pervenuto: seguimi e ti guiderò alla giusta strada.
O padre mio, non adorare Satana, obbedendogli: in verità Satana disobbedì al Compassionevole; quando gli ordinò di prostrarsi ad Ǣdem, non si prosternò.
O padre mio, in verità temo che ti affligga una punizione da parte del Compassionevole, se morissi da miscredente, e che subirai la sua stessa punizione per essere stato suo alleato.
'Azar disse a suo figlio Ibrāhīm, pace a lui: "Sei forse avverso alle divinità che adoro, o Ibrāhīm?! Se non la smetti di insultare i miei idoli, ti lapiderò! Allontanati da me per molto tempo, non mi parlare e non riunirti assieme a me!".
Disse Ibrāhīm, pace a lui, a suo padre: "Pace a te, da parte mia. Non farò ciò che non ti compiace; implorerò per te il perdono e la buona guida presso il mio Dio: in verità Egli è molto Amabile nei miei confronti".
Io mi dissocio da voi e dagli idoli che adorate all'infuori di Allāh, e invoco solo il mio Dio, e non Gli associo nessuno: se Lo supplicassi, e non mi esaudisse, ne sarei disperato.
Quando abbandonò loro e gli idoli che adoravano all'infuori di Allāh, lo ricompensammo, e gli donammo, come sostituto della sua famiglia, suo figlio Is'ħāǭ, e gli donammo il suo nipote Ya'ǭūb, e rendemmo ognuno di loro un profeta.
E gli concedemmo, per Nostra Misericordia, oltre alla Profezia, molti beni, e concedemmo loro una buona reputazione, che era continuamente sulla bocca della gente.
E racconta, o Messaggero, nel Corano a te rivelato, della storia di Mūsā, pace a lui, che venne, in verità, scelto e onorato, e fu un messaggero e profeta.
E lo chiamammo dal lato destro della montagna, rispetto alla posizione di Mūsā, pace a lui. Lo avvicinammo per dialogare con lui in confidenza, finché Allāh non gli fece ascoltare le Sue parole.
E rendemmo, per Nostra Misericordia e Pietà nei suoi confronti, suo fratello Hārūn un profeta, pace a lui, esaudendo la sua supplica, quando chiese ciò al suo Dio.
E rammenta, o Messaggero, nel Corano a te rivelato, Ismahil, pace a lui: in verità egli era sincero nelle sue promesse; non faceva una promessa a cui non adempisse. Egli fu un messaggero e profeta.
E ordinava alla sua famiglia di compiere la Preghiera con devozione e di elargire la Zakēt, e godeva del compiacimento del suo Dio.
E rammenta, o Messaggero, nel Corano a te rivelato, Idris, pace a lui: in verità egli era molto sincero e credeva nei Segni del suo Dio, ed era uno dei profeti di Allāh.
Elevammo la sua reputazione in seguito alla Profezia che gli concedemmo, e così ottenne un alto rango.
Coloro che sono stati menzionati in questa Sura, iniziando da Zekeryē e terminando con Idrīs, pace a loro, sono coloro che Allāh ha colmato di grazie e a cui ha concesso la Profezia, tra i Figli di Ǣdem, pace a lui, i figli di coloro che trasportammo sull'arca assieme a Nūħ, pace a lui, i figli di Ibrāhīm e i figli di Ya'ǭùb, pace a loro, e coloro che abbiamo ben guidato all'Islām, e che abbiamo elevato, e che abbiamo reso profeti; costoro, quando ascoltano la recitazione dei versetti di Allāh, cadono prosternati, piangendo, umili dinanzi ad Allāh.
Dopo di questi profeti prescelti giunsero seguaci malvagi e sviati, che trascurarono la Preghiera, non compiendola come dovuto, e che seguirono i peccati che le loro anime desideravano, come l'adulterio: andranno incontro alla punizione e alla delusione, nell'Inferno.
Tranne colui che si pente di essere stato incurante, e che ha creduto in Allāh e ha compiuto opere buone: Coloro che possiedono tali caratteristiche entreranno in Paradiso, e non sarà fatto mancare nulla alla loro ricompensa, anche se poco.
Paradisi della dimora eterna, in cui il Misericordioso promise, nell'Ignoto, di introdurre i Suoi sudditi, ed essi non li hanno visti, eppure vi hanno creduto. La promessa del Paradiso, da parte di Allāh, anche se ignoto, verrà comunque realizzata.
Non sentiranno, in Paradiso, parole vane, né parole infauste; al contrario, sentiranno dirsi a vicenda: "Pace", e inoltre il saluto che gli angeli rivolgeranno loro; e verrà fornito loro tutto il cibo che desiderano, mattina e sera.
Questo Paradiso che possiede tali caratteristiche, lo faremo ereditare ai Nostri sudditi che hanno obbedito agli ordini e hanno rispettato i divieti.
Di', o Jibrīl, a Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di luiﷺ: "In verità gli angeli non scendono di propria volontà, piuttosto, in verità, scendono per ordine di Allāh; e da parte di Allāh riceviamo le questioni future e quelle passate, in vita, e allo stesso modo ciò che riguarda le questioni tra la vita e l'Aldilà; e il tuo Dio, o Messaggero, non trascura nulla."
Il creatore dei Cieli e il Creatore della Terra, Colui che li Detiene e Amministra le loro questioni, e che ha creato ciò che vi è tra loro, e che lo detiene e lo amministra, adora Lui solo: Egli è Colui che merita di essere adorato. Sii fermo nella Sua adorazione; Egli non ha simili né pari che Gli siano soci nell'adorazione.
Il miscredente che rinnega la resurrezione, deridendola, dirà: "Quando morirò verrò forse riportato in vita dalla tomba e resuscitato per una nuova vita? Questo è impossibile!"
Non ricorda forse, costui che rinnega la Resurrezione, che lo abbiamo creato in precedenza, quando ancora non esisteva? Che si convinca della prima creazione per credere alla seconda creazione, considerando che la seconda creazione è più facile e agevole.
Per il tuo Dio, o Messaggero, li faremo uscire dalle loro tombe per il Raduno, accompagnati dai demoni che li sviarono, e li condurremo alle porte dell'Inferno, umiliati e inginocchiati.
Poi preleveremo, da ciascuna fazione delle fazioni in perdizione, i più avversi, ovvero le loro guide.
Poi saremo Noi più Consapevoli di chi meriterà di entrare nell'Inferno, il cui calore dovranno continuamente subire e sopportare.
E ognuno di voi, o gente, dovrà attraversare il ponte situato sopra l'Inferno. Questo passaggio è un decreto stabilito da Allāh, e nulla può impedire il Suo decreto.
Dopo averlo attraversato, salveremo coloro che hanno obbedito al loro Dio, seguendo i Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, e lasceremo gli ingiusti inginocchiati: non potranno fuggirne.
E quando vengono recitati alla gente i Nostri chiari versetti, rivelati al Nostro Messaggero, dicono i miscredenti ai credenti: "Chi di noi possiede le migliori residenze e la migliore vita, la nostra fazione o la vostra?"
E quanto sono numerosi i popoli che abbiamo distrutto prima di questi miscredenti, che si sono insuperbiti per le maggiori ricchezze che possedevano, e poiché erano più benestanti e vestivano meglio, e i loro corpi erano in salute.
Di', o Messaggero: "A chi si dibatte nella perdizione, il Compassionevole concederà una proroga, affinché la sua perdizione aumenti, finché non vedranno che la loro punizione sarà stata loro affrettata in vita o rinviata al Giorno della Resurrezione, e sapranno, in quel momento, chi possiede la dimora peggiore, e chi possiede meno sostenitori: La loro fazione o quella dei credenti?"
E al contrario della proroga concessa a costoro, affinché aumenti la loro perdizione, Allāh concederà a coloro che sono stati guidati alla fede e all'obbedienza, e che hanno compiuto opere buone che portano alla felicità eterna, cose migliori, presso il tuo Dio, o Messaggero: una ricompensa e un buon esito.
Non hai visto, o Messaggero, colui che ha rinnegato le Nostre prove, e che ha rinnegato il Nostro avvertimento, e che disse: "Se quando morirò verrò riportato in vita, avrò molta ricchezza e molti figli"?
Conosce forse l'Ignoto, così da dire ciò che dice con convinzione, o ha forse stipulato un patto col suo Dio, che prevede di farlo entrare in Paradiso concedendogli ricchezze e figli?!
Le cose non stanno come dice: Noi annoteremo ciò che insinua e che compie, e aggiungeremo altra punizione alla sua punizione per le falsità che insinua.
E noi erediteremo le ricchezze e i figli che avrà lasciato dopo averlo portato alla rovina, e sarà condotto a noi solo, nel Giorno della Resurrezione, e gli saranno state sottratte le ricchezze e il rango di cui godeva.
Gli idolatri inventarono degli idoli all'infuori di Allāh, affinché fossero loro protettori e tutori e potessero sostenerli.
I fatti non stanno come dicono: Costoro che vengono adorati, all'infuori di Allāh, rinnegheranno l'adorazione degli idolatri, nel Giorno della Resurrezione, e si dissoceranno da loro, e saranno loro nemici.
Non vedi, o Messaggero, che, in verità, abbiamo inviato i demoni, concedendo loro autorità sui miscredenti, affinché li tentino assiduamente e li inducano a commettere peccati e a ostacolare il Sentiero della religione di Allāh.
Non ti affrettare, o Messaggero, chiedendo ad Allāh di anticipare la loro distruzione; in verità, Noi teniamo il preciso computo dei loro anni, finché, quando giungerà al termine il periodo, Noi li puniremo come meritano.
Rammenta, o Messaggero, del Giorno del Resurrezione, quando raduneremo i devoti al loro Dio, che obbediscono ai Suoi ordini e rispettano i Suoi divieti, presso il loro Dio, come un gruppo ben accolto e onorato.
E condurremo i miscredenti all'Inferno, assetati.
Questi miscredenti non potranno intercedere gli uni per gli altri, tranne colui che ha stipulato un patto con Allāh, in vita, di lealtà verso il Suo Messaggero.
E dissero gli Ebrei, i Nazareni e alcuni idolatri: "Il Compassionevole si è preso un figlio"
O voi che avete pronunciato ciò, avete detto una cosa riprovevole.
Il Cielo sta quasi per incrinarsi a causa di queste riprovevoli insinuazioni, e la terra sta quasi per spaccarsi, e le montagne stanno quasi per crollare a causa dello stupore.
Tutto questo anche per aver attribuito al Creatore un figlio, lungi Egli da ciò! Egli è molto al di sopra di questo!
Non si addice al Compassionevole avere un figlio: Lungi Egli da ciò!
In verità, tutti gli angeli, gli uomini e Jinn che sono nei cieli, nel Giorno della Resurrezione, torneranno sottomessi al loro Dio.
Egli li ha avvolti con la Sua Sapienza e li ha contati minuziosamente: Nulla Gli è nascosto.
E ognuno di loro si presenterà presso di Lui, nel Giorno del Giudizio, solo, senza alcun Sostenitore né ricchezze
In verità, coloro che hanno creduto in Allāh e hanno compiuto opere buone allo scopo di compiacere Allāh, Lui farà in modo che essi vengano amati così come Egli li ama, e farà in modo che i Suoi sudditi gli amino.
In verità, abbiamo agevolato la comprensione di questo Corano rivelandolo nella tua lingua – o Messaggero – in modo che tu possa annunciarlo ai devoti, coloro che seguono i Miei ordini e rispettano i miei divieti, e incuti timore alla gente che si ostina nelle dispute e che si insuperbisce dinanzi la sottomissione alla verità.
Quanti sono i popoli che abbiamo distrutto prima del tuo popolo! Senti per caso anche la fievole voce di qualcuno di loro?! Ciò che è accaduto loro può accadere ad altri, quando Allāh vorrà.