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Ælif, Lǣ-ǣm, Mī-īm, Sā-ād الٓمٓصٓ Lettere simili sono presenti all'inizio della Surat Al-Beǭarah.
Il Generoso Corano, un Libro che Allāh ti ha rivelato, o Messaggero. Non affliggerti per esso e non dubitarne: Egli te lo ha rivelato al fine di incutere timore alla gente, e tramite esso puoi mostrare le prove, e tramite esso avverti i credenti; sono questi ultimi a trarne vantaggio, recitandolo.
Seguite, o gente, il Libro che il vostro Dio vi ha rivelato, dottrina del vostro Profeta, e non seguite i desideri di coloro che vedete alleati dei demoni, oppure dei cattivi rabbini, prendendoli come alleati e abbandonando ciò che Allāh vi ha rivelato, accettando ciò che dettano i loro desideri. Voi rammentate poco. Se aveste rammentato, non avreste accettato ciò al posto della verità e avreste seguito ciò che vi ha comunicato il vostro Messaggero, e l'avreste applicato e avreste abbandonato ogni cosa all'infuori di esso.
Quante città abbiamo distrutto con la Nostra punizione, quando perseverarono nella miscredenza e nella perdizione! Così calò su di loro la nostra dura punizione mentre erano distratti, durante la notte o durante il giorno. Non poterono allontanare da loro la punizione e gli idoli in cui credevano non poterono intercedere.
Quando scese la punizione non fecero altro che riconoscere di aver rinnegato Allāh commettendo ingiustizia.
Interrogheremo, nel Giorno del Giudizio, i popoli ai quali inviammo i Nostri Messaggeri su cosa risposero ai Nostri messaggeri; e interrogheremo i messaggeri sul fatto di aver comunicato ciò che è stato ordinato loro di comunicare, e su cosa risposero i loro popoli.
Noi informeremo tutto il creato delle azioni da loro compiute in vita per Nostra Sapienza: Eravamo consapevoli di tutte le azioni da loro compiute, senza mancare nulla, e non eravamo assenti in alcun momento.
E la misura del peso delle azioni, nel Giorno del Giudizio, sarà secondo la Giustizia che non fa torto a nessuno. Coloro la cui bilancia delle buone azioni peserà di più rispetto alle cattive azioni, avranno realizzato i propri desideri e si saranno salvati da ciò che temono.
E colui la cui bilancia delle cattive azioni peserà di più rispetto alle buone azioni, costoro avranno perduto loro stessi, portando la propria anima alla rovina, nel Giorno del Giudizio, per aver rinnegato i segni di Allāh.
Vi abbiamo concesso in terra, o Figli di Ǣdem, mezzi di sussistenza: Era doveroso per voi ringraziare Allāh per tutto ciò, tuttavia la vostra gratitudine fu poca.
Plasmammo, o gente, il vostro padre Ǣdem, poi lo modellammo nella migliore forma e nel miglior modo, poi ordinammo agli angeli di prosternarsi a Lui come forma di rispetto. Obbedirono e si prosternarono, tranne Iblīs, che rifiutò di prosternarsi per superbia e ostinazione.
Disse Allāh l'Altissimo, rimproverando Iblīs: "Qual è il motivo per cui hai disobbedito al Mio ordine di prosternarti ad Ǣdem?" Disse Iblīs, rispondendo al suo Dio: "Me lo ha impedito il fatto che, in verità, sono migliore di lui. Tu mi hai creato dal Fuoco, mentre hai creato lui dall'argilla, ed il Fuoco è più prestigioso dell'argilla".
Allāh gli disse: "Scendi dal Paradiso; non ti è permesso insuperbirti in esso, poiché questa è la dimora dei pii e puri; è inammissibile che tu vi resti. In verità, o Iblīs, sei tra i disprezzati ed umiliati, anche se pensi di essere superiore ad Ǣdem ".
Disse Iblīs: "O Dio mio, concedimi una tregua fino al Giorno della Resurrezione affinché inganni la gente che mi è possibile ingannare".
Allāh gli disse: "In verità, o Iblīs, sei tra coloro che ho deciso moriranno nel Giorno del primo soffio, quando si soffierà nel Corno e morirà tutta la gente e rimarrà solamente il loro Creatore"
Disse Iblīs: "Ho disobbedito al Tuo ordine di prosternarmi ad Ǣdem perché mi hai sviato: Svierò dalla Tua Retta Via i Figli di Ǣdem e li indurrò a deviare e li condurrò alla perdizione, così come io sono stato sviato dal prosternarmi al loro padre Ǣdem,
dopodiché li tenterò da ogni parte e li indurrò a rifiutarsi di credere nell'Aldilà, e li spronerò all'amore per la vita e li indurrò al sospetto e abbellirò i loro vizi, e non troverai, o mio Dio, la maggior parte di loro riconoscente, a causa della miscredenza che inculcherò loro.
Allāh gli disse: "Esci, o Iblīs, dal Paradiso, umiliato ed espulso dalla Misericordia di Allāh. Riempirò l'Inferno, nel Giorno del Giudizio, con te e chi ti avrà seguito ed obbedito, ed avrà disobbedito all'ordine del suo Dio"
Disse Allāh ad Ǣdem: "O Ǣdem, prendete dimora, tu e tua moglie Eva, nel Paradiso, e nutritevi di tutte le cose buone che desiderate presenti in esso, e non nutritevi di questa pianta (una pianta che Allāh indicò loro), poiché, in verità, se voi vi nutriste di questa pianta, dopo avervi ordinato di non farlo, sareste dei trasgressori dei limiti di Allāh"
Iblīs sussurrò loro delle parole, in modo che scoprissero le intimità che fino ad allora furono loro nascoste, e disse loro: "Allāh vi ha impedito di nutrirvi di questa pianta solo perché non voleva che diventaste due angeli, o perché non voleva che diventaste immortali nel Paradiso"
E giurò loro su Allāh: "O Ǣdem ed Ħawā (Eva), in verità io sono per voi un buon consigliere riguardo ciò che vi ho consigliato"
Li fece scendere dal rango di cui godevano tramite il suo inganno e le sue trame; quando si nutrirono dalla pianta che venne loro proibita, si resero conto che le loro intimità erano scoperte e iniziarono a indossare le foglie del Paradiso per coprire le loro intimità. Il loro Dio li chiamò, dicendo: "Non vi ho forse impedito di nutrirvi da questa pianta, e non vi ho avvertito del fatto che Satana è vostro chiaro nemico?!"
Dissero Ǣdem ed Ħawā (Eva): "O Dio nostro, abbiamo fatto torto a noi stessi commettendo ciò che ci hai vietato, nutrendoci da questa pianta, e se non perdoni i nostri peccati e non ci avvolgi con la Tua Misericordia saremo tra i perdenti, coloro che hanno perduto la loro fortuna in questa vita e nell'Aldilà"
Allāh disse ad Ǣdem, Ħawā (Eva) e Iblīs: "Scendete dal Paradiso verso la Terra; sarete nemici l'uno dell'altro e dimorerete nella terra e godrete di ciò che vi è in essa fino a un termine prestabilito."
Disse Allāh, rivolto ad Ǣdem, Ħawā (Eva) ed i loro figli: "In questa terra vivrete per un periodo che Allāh ha stabilito, e in essa morirete e sarete seppelliti, e sarete riportati in vita dalle vostre tombe per la Resurrezione".
O Figli di Ǣdem, abbiamo stabilito per voi gli indumenti, necessari a coprire le vostre intimità; e abbiamo stabilito per voi gli indumenti il cui scopo è di avere una bella presenza dinanzi alla gente; tuttavia, la veste della devozione, che consiste nell'obbedienza agli ordini di Allāh e nel rispetto dei Suoi divieti, è migliore degli indumenti materiali. Ciò che è stato menzionato riguardo gli indumenti è uno dei segni di Allāh che evidenzia la Sua Potenza, affinché rammentiate la Sua Grazia nei vostri confronti e affinché ne siate riconoscenti.
O Figli di Ǣdem, non vi fate ingannare da Satana, che vi abbellisce la disobbedienza e vi induce ad abbandonare gli indumenti materiali che coprono le vostre intimità e la veste della devozione: Egli ha ingannato i vostri genitori ed ha abbellito loro l'atto di nutrirsi dall'albero; l'esito di ciò fu la loro espulsione dal Paradiso e il fatto che si resero conto delle loro intimità scoperte. In verità, Satana ed i suoi figli vi vedono e vi scrutano, mentre voi non potete vederli né scrutarli. Egli vi mette in guarda da Satana ed i suoi seguaci. In verità, abbiamo reso i demoni alleati di coloro che non credono in Allāh; tuttavia, non hanno autorità sui credenti, coloro che compiono opere buone.
E se gli idolatri commettono qualche nefandezza, come l'idolatria o compiere il rito attorno alla Mekkah nudi e altro, si scusano dicendo che i loro padri facevano altrettanto, e che fu, in verità, Allāh ad ordinare loro ciò. Di', o Messaggero, in loro risposta: "In verità, Allāh non ordina di commettere peccati; al contrario, Egli li proibisce. Come potete insinuare ciò nei Suoi riguardi?! Voi dite, o idolatri, nei riguardi di Allāh cose che non sapete, pronunciando menzogne e falsità"
Di', o Muħammed, a tali idolatri: "In verità, Allāh ha ordinato la giustizia e non ha ordinato la nefandezza e gli atti inammissibili, ma ha ordinato di essere sinceri nei Suoi confronti con la devozione della preghiera, e in particolare la Preghiera nelle Moschee (Masajid المساجد), e di adorare Lui solo, sinceri nella devozione. Così come vi ha creato dal nulla la prima volta, vi riporterà in vita una seconda volta. Colui che è capace di dare inizio alla vostra creazione è capace di riportarvi in vita e resuscitarvi"
Allāh stabilì che la gente fosse divisa in due gruppi: Guidò un gruppo e agevolò loro i mezzi alla Retta Via, e allontanò da esso le cose che ostacolano tali mezzi; mentre un altro gruppo venne sviato dalla Retta Via perché presero i demoni come alleati invece che Allāh; obbedirono loro per ignoranza, pensando che fossero guidati alla Retta Via.
O Figli di Ǣdem, indossate ciò che copre le vostre intimità e gli indumenti puliti e puri per la preghiera ed il rito del Tawaf; e mangiate e bevete le cose buone che volete e che Allāh ha permesso; e non trasgredite i limiti per quanto riguarda tutto ciò, e non trasgredite il lecito passando all'illecito: In verità, Allāh non ama coloro che oltrepassano i confini della moderazione.
Di', o Messaggero, in risposta agli idolatri, coloro che proibiscono gli indumenti ed il buon cibo o altro che Allāh ha permesso: "Chi vi ha proibito il vestiario, vostro abbellimento?! Chi vi ha proibito i buoni cibi e bevande e altro del sostentamento di Allāh?!" Di', o Messaggero: "In verità, tali cose buone sono per i credenti, nella vita terrena, anche se vengono condivise con altri in questa vita; mentre nel Giorno del Giudizio saranno loro esclusiva. Il miscredente non li condividerà con loro, poiché il Paradiso è vietato ai miscredenti. Gli esempi di tali segni che Noi chiariamo sono rivolti a gente in grado di comprendere, poiché sono costoro a trarne vantaggio.
Di', o Messaggero, a tali idolatri, coloro che proibiscono ciò che Allāh ha permesso: "In verità, Allāh ha proibito ai Suoi sudditi le nefandezze, ovvero la parte più infima dei peccati, sia esteriori che interiori; e ha proibito tutte le forme di disobbedienza, e fare torto alla gente ingiustamente per quanto riguarda i consanguinei, i beni e l'onore; e vi ha proibito di associare altri ad Allāh senza possedere alcuna prova; e vi ha proibito di dire cose nei Suoi riguardi senza alcuna conoscenza dei Suoi Attributi, delle Sue Azioni e della Sua Legge"
Ogni generazione ed ogni epoca ha un termine prestabilito. Quando giungerà il loro termine prestabilito, non potranno tardare neanche di poco né anticiparlo.
O Figli di Ǣdem, se vi giungono messaggeri, da parte Mia, del vostro stesso popolo, recitandovi i Libri che abbiamo loro rivelato, obbedite loro e seguite ciò che vi hanno rivelato. Coloro che temono Allāh seguendo ciò che Egli ordina e rispettando i Suoi divieti, e che migliorano le proprie azioni, non avranno nulla da temere, nel Giorno del Giudizio, e non si rattristeranno per le bontà che hanno perduto nella vita terrena.
Ma i miscredenti, coloro che hanno rinnegato i Nostri Segni e non vi hanno creduto e che si sono insuperbiti, altezzosi verso l'applicazione di ciò che comunicarono i loro messaggeri, in verità costoro sono Gente del Fuoco, in cui dimoreranno in eterno.
Non vi è più grande ingiusto di colui che inventa bugie nei riguardi di Allāh, mentendo, riconoscendoGli dei pari o non riconoscendo ad Allāh la Potenza che merita, oppure dicendo nei Suoi riguardi ciò che Egli non ha detto, o rinnegando un chiaro versetto che guida verso la Sua Retta Via. Coloro che possiedono tali caratteristiche otterranno ciò che meritano, ovvero il godimento della vita terrena prescritto nella Matrice del Libro, finché non giungerà loro l'angelo della morte e gli angeli suoi aiutanti ad afferrare le loro anime, dicendo loro e incutendo loro timore: "Dove sono le divinità che adoravate all'infuori di Allāh?! Chiamatele, così che vi aiutino". Diranno gli idolatri agli angeli: "Le divinità che adoravamo sono svanite; non sappiamo dove siano". E avranno riconosciuto di essere stati miscredenti; ma tale consapevolezza, in quel momento, sarà una prova contro di loro: Non sarà loro utile.
Gli angeli dissero loro: "O voi idolatri, entrate nel Fuoco insieme alle generazioni precedenti di miscredenti e di sviati, sia Jinn che Uomini". Ogni qualvolta vi entrerà una generazione, essa maledirà la precedente che è entrata nel Fuoco, finché non saranno entrati tutti. Gli ultimi arrivati, ovvero gli infimi e i seguaci, diranno ai loro superiori e a quelli di loro che hanno un alto rango: "O Dio nostro, costoro sono i nostri superiori; sono stati loro a sviarci dalla Retta Via. Moltiplica la loro punizione per averci invogliati alla perdizione". Disse Allāh in loro risposta: "Ad ogni fazione di voi spetta doppia punizione, ma voi lo ignorate e non riuscite a capirlo"
E dissero i superiori ai loro seguaci: "O seguaci, non avete nulla che vi faccia meritare che venga alleggerita la vostra punizione; essa dipende dalle azioni da voi compiute e non avete scuse per aver seguito la falsità. Soffrite, o voi seguaci, della stessa punizione che noi abbiamo ricevuto, a causa della miscredenza e dei peccati che avete accumulato"
In verità, coloro che hanno smentito i Nostri chiari Segni si sono insuperbiti rispetto alla sottomissione e all'umiltà, disperati all'idea di non ottenere alcun bene. Le porte del Cielo non saranno aperte alle loro azioni, a causa della loro miscredenza, né alle loro anime nel momento della loro morte, e non entreranno mai in Paradiso, finché il cammello, il più grande animale, non entrerà nella cruna dell'ago, che è uno dei più piccoli fori; ciò vuol dire che il loro ingresso nel Paradiso è impossibile. Così come costui verrà punito da Allāh, verrà punito colui che accumulerà peccati.
A costoro che accusano di menzogna, ovvero i superbi, spetterà, nell'Inferno, una stuoia su cui stendersi, e su di loro una coperta di fuoco. Così come vengono ricompensati costoro, verranno ricompensati coloro che trasgrediscono i limiti imposti da Allāh con la loro miscredenza e la loro avversità.
E quanto a coloro che hanno creduto al loro Dio e hanno compiuto buone azioni, per quanto è stato loro possibile, sappiano che Allāh non induce un'anima a compiere ciò che non può sopportare: costoro sono la Gente del Paradiso, in cui entreranno e dimoreranno per l'eternità.
E parte della perfezione della beatitudine nel Paradiso è il fatto che Allāh abbia rimosso l'odio e il rancore dai loro cuori e fece scorrere fiumi ai loro piedi. Dissero, riconoscenti per le Sue Grazie nei loro confronti: "Lode ad Allāh, Colui che ci ha aiutati a compiere le buone azioni che ci hanno condotti a questa Dimora; e non avremmo potuto riuscirci da soli, se non grazie all'aiuto che Allāh ci ha concesso. Giunsero i messaggeri di Allāh con la Verità sulla cui veridicità, avvertimenti e promesse non vi è dubbio ". E un Annunciatore comunicò: "In verità, questo è il Paradiso di cui vi hanno informato i messaggeri durante la vita. Allāh vi ha condotto ad esso grazie alle buone azioni che compivate e con le quali desideravate il volto di Allāh"
E i residenti del Paradiso chiamarono i residenti del Fuoco, dopo che ognuno entrò nel luogo ad esso predisposto: "In verità, abbiamo trovato che il Paradiso che ci ha promesso il Nostro Dio è un'evidente realtà: Egli ci ha introdotti in esso. Avete incontrato, o voi miscredenti, il Fuoco di cui Allāh vi ha avvertito? avete anche voi scoperto che è una realtà evidente?" Dissero i miscredenti: "Abbiamo trovato che il Fuoco di cui Allāh ci ha avvertito è una chiara realtà". Un Annunciatore implorò Allāh di allontanare gli ingiusti dalla Sua Misericordia. Quando Egli aprì le porte della Sua Misericordia durante la vita terrena, loro furono avversi.
Tali ingiusti furono avversi alla Retta Via di Allāh ed indussero altri a fare lo stesso; e desiderarono che la Retta Via fosse tortuosa, affinché la gente la evitasse. Essi non credettero nell'Aldilà e non vi si prepararono.
Tra questi due gruppi, la Gente del Paradiso e la Gente del Fuoco, vi è un'alta muraglia chiamata Al-Arāf; e sopra questa alta muraglia vi sono uomini le cui buone azioni e cattive azioni sono pari, e loro sono in grado di riconoscere la Gente del Paradiso dal loro aspetto, come il viso luminoso, e la gente del Fuoco dal viso cupo; questi uomini chiamarono la Gente del Paradiso con riguardo, dicendo loro: "Pace a voi", ma la Gente del Paradiso ancora non vi era entrata; e loro sperano di entrarvi per Misericordia di Allāh.
Quando lo sguardo della gente di Al-Arāf si volge alla Gente del Fuoco, e vedono la grande punizione che stanno subendo, dicono, implorando Allāh: "O Dio nostro, non includerci tra i malfattori rinnegatori e che associano altri a Te".
La gente di Al-Arāf chiamò dei miscredenti della gente del Fuoco, riconoscendoli dai loro segni, ovvero il volto cupo e gli occhi scuri, dicendo loro: "Non vi sono stati utili la vostra ricchezza e i vostri grandi numeri, e non vi è stata utile la vostra avversità alla Retta Via per superbia e altezzosità".
E disse Allāh, rimproverando i miscredenti: "Sono costoro quelli che avete giurato che Allāh non avvolgerà con la Sua Misericordia?!" Disse Allāh ai credenti: "O credenti, entrate nel Paradiso, in esso non avrete nulla da temere per ciò che otterrete e non vi rattristerete per le bontà della vita terrena che avete perduto, in cambio dell'eterna beatitudine".
E la gente del Fuoco chiamò la Gente del Paradiso, chiedendo aiuto, dicendo: "Condividete un po' d'acqua con noi, o Gente del Paradiso, o parte del sostentamento che Allāh vi ha concesso!" Rispose la Gente del Paradiso: "In verità, Allāh li ha proibiti ai miscredenti a causa della loro miscredenza, e in verità noi non vi soccorreremo con ciò che Allāh vi ha proibito"
Questi miscredenti sono coloro che hanno reso la loro religione scherzo e gioco, e la vita terrena li ha ingannati con le sue bontà. Nel Giorno del Giudizio, Allāh li trascurerà e li abbandonerà alla punizione, così come loro trascurarono l'incontro di questo Giorno: Non si prepararono ad esso, rinnegando e rifiutando le evidenti prove di Allāh, nonostante sapessero che si trattasse della Verità.
e abbiamo rivelato questo Corano, Libro rivelato a Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di luiﷺ, e abbiamo chiarito tramite la Nostra Sapienza ciò che abbiamo voluto chiarire; esso è una Guida rivolta ai credenti per ottenere il trionfo e raggiungere la Retta Via, e come Misericordia verso di loro per i benefici che contiene, sia per quanto riguarda la vita terrena che l'Aldilà.
I miscredenti non aspettano altro che la punizione ineluttabile di cui sono stati informati e a cui andranno incontro nell'Aldilà. Quando giungerà ciò di cui sono stati informati e la ricompensa di cui i credenti sono stati informati, coloro che dimenticarono il Corano in questa vita e non applicarono il suo contenuto diranno: "I nostri profeti hanno comunicato la verità del nostro Dio, la verità su cui non vi è alcun dubbio, e su cui non vi è dubbio che derivi da Allāh. Se solo avessimo intercessori che possano intercedere per noi presso Allāh per salvarci dalla punizione, o se solo potessimo tornare in vita per compiere opere buone che possano salvarci, invece dei misfatti che compivamo!". Tali miscredenti hanno perduto se stessi, desiderando la rovina a causa della loro miscredenza, e scomparvero coloro che adoravano all'infuori di Allāh: Non furono loro utili in nulla.
In verità il vostro Dio, o gente, è Allāh, Colui che ha creato i Cieli e la Terra senza precedenti, in sei giorni; poi si innalzò sul Trono, gloria Sua, nel modo che si addice alla Sua Maestà, che non è possibile descrivere. Lui è Colui che sostituisce l'oscurità della notte con la luce del giorno, mentre la luce del giorno viene sostituita con l'oscurità della notte. Ognuna di loro raggiunge l'altra con rapidità, senza alcun ritardo; quando l'una svanisce, l'altra subentra. Egli ha creato, gloria Sua, il Sole, e ha creato la Luna, e ha creato le stelle, sottomessi e predisposti. Non è forse Allāh il solo detentore di tutta la Creazione?! Chi è il Creatore, all'infuori di Lui?! L'Autorità appartiene solo a Lui, ed immensa è la Sua ricchezza ed immensa è la Sua Generosità, e Lui è Colui che possiede gli Attributi della Gloria e Perfezione, Dio dei Mondi.
Invocate il vostro Dio, o credenti, con umiltà e modestia, a bassa voce e segretamente, sinceri nell'invocazione e non per esibirvi; non invocate altri Suoi pari nell'invocazione, gloria Sua. In verità, Lui non ama coloro che trasgrediscono i limiti da Lui imposti nell'invocazione; ed il modo più oltraggioso di trasgredire i Suoi limiti è invocando altri all'infuori di Lui, come fanno gli idolatri.
e non corrompete la terra commettendo peccati dopo che Allāh l'abbia bonificata inviando messaggeri, pace a loro, al fine di popolarla con l'obbedienza rivolta esclusivamente a Lui. Invocate Allāh solo, temendo per il vostro destino, in attesa di ottenere la Sua Grazia. In verità, Allāh è vicino ai pii: Siate con loro.
Allāh, gloria Sua, è Colui che invia i venti annunciatori della pioggia, e quando i venti portano le pesanti nubi piene di acqua inviamo le nuvole ad un paese afflitto dalla siccità e facciamo cadere l'acqua in questo paese, e tramite l'acqua facciamo sorgere ogni tipo di frutti: Così come facciamo sorgere i frutti, allo stesso modo facciamo risorgere i morti dalle loro tombe. Abbiamo menzionato ciò affinché voi, o gente, rammentiate l'Onnipotenza di Allāh, e che, così come Egli è in grado di compiere cose straordinarie, in verità è in grado di resuscitare i morti.
Come la buona terra fa germogliare, per ordine di Allāh, ottimi frutti, così è il credente, quando ascolta le prediche che gli sono utili; esse lo indurranno a compiere buone azioni. Come la terra salina non produce altro che erbaccia, che non è di alcuna utilità, allo stesso modo il miscredente non trae beneficio dalle prediche, e da egli non scaturisce alcuna opera buona di alcuna utilità. La morale di questi grandi esempi è che portiamo varie prove a dimostrazione della Verità ai popoli che sono grati per le grazie di Allāh, che non le rinnegano ed obbediscono al loro Dio.
Inviammo Nūħ come Messaggero al suo popolo; egli li invitò all'Unicità di Allāh e ad abbandonare le divinità che adoravano all'infuori di Lui. Disse loro: "O popolo, adorate Allāh solo; non vi è altra divinità che venga realmente adorata all'infuori di Lui. In verità, io temo per voi, o popolo, la punizione di un terribile Giorno, se persevererete nella miscredenza"
I capi e le autorità del suo popolo gli risposero: "In verità, o Nūħ, vediamo che sei distante dal giusto sentiero"
Disse Nūħ ai capi del suo popolo: "Non sono in perdizione come voi insinuate: In verità, io sono guidato dal mio Dio e sono un messaggero a voi inviato da parte di Allāh, mio Dio, vostro Dio e Dio dei mondi"
Vi comunico ciò che Allāh mi ha affidato e che mi ha ordinato di comunicarvi: Io desidero solo il vostro bene, spronandovi ad obbedire agli ordini di Allāh e chiarendovi quale sia la ricompensa che vi attende, per avvertirvi di rispettare i Suoi divieti e di stare in guardia dalle conseguenze della loro trasgressione. Io sono a conoscenza, tramite Allāh, gloria Sua, di cose che mi ha insegnato per Sua ispirazione, e che voi non conoscete.
Siete meravigliati e sorpresi che vi sia giunta una predica dal vostro Dio per bocca di un uomodella vostra gente che conoscete ?! Lui è cresciuto tra voi e non è stato mai un bugiardo né uno sviato, e non fa parte di un'altra specie. Egli è giunto per incutervi timore della punizione di Allāh, se rinnegate e disobbedite. Temete Allāh, obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, nella speranza che siate accolti dalla Sua Misericordia, se vi credete.
Il suo popolo lo accusò di menzogna e non gli credettero; al contrario, perseverarono nella miscredenza, e lui implorò Allāh che li distruggesse. Salvammo lui e i credenti che lo seguirono dall'annegamento con l'Arca, e distruggemmo coloro che rinnegarono i Nostri Segni e che perseverarono nelle loro accuse di menzogna tramite l'annegamento e l'alluvione, che li colpirono come punizione. In verità, i loro cuori erano ciechi dinanzi alla verità.
Inviammo alla tribù di A'ad un messaggero del loro stesso popolo, e fu Hūd, pace a lui. Disse: "O popolo, adorate Allāh solo: Non avete una vera divinità all'infuori di Lui. Non volete temerLo, obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, affinché siate salvi dalla Sua punizione?!"
I capi e le autorità del suo popolo, coloro che rinnegarono Allāh e smentirono il Messaggero, dissero: "In verità sappiamo che tu, o Hūd, sei folle ed immaturo quando ci inviti ad adorare Allāh solo e ad abbandonare i nostri idoli; in verità, crediamo fermamente che tu sia un bugiardo per il fatto che insinui di essere un messaggero".
Disse Hūd, in risposta alle loro parole: "O popolo, non sono un folle né un immaturo; al contrario, in verità sono Messaggero da parte del Dio dei Mondi"
Io vi comunico ciò che Allāh mi ha ordinato di comunicarvi riguardo la Sua Unicità e la Sua Legge; in verità, io sono per voi un buon consigliere riguardo a ciò che mi è stato ordinato di comunicare: Non aggiungo nulla né tralascio nulla.
Siete forse meravigliati e sopresi che, in verità, vi sia giunto un monito da parte del vostro Dio per bocca di un uomo della vostra stessa specie, e non della specie degli angeli o dei Jinn, per avvertirvi?! Lodate il vostro Dio e ringraziateLo per avervi concesso potere in terra e per aver fatto in modo che succedeste al popolo di Nūħ, coloro che Allāh distrusse a causa della loro miscredenza; e ringraziate Allāh, Colui che vi ha privilegiati concedendovi corpi possenti e titanici; e menzionate le immense grazie di Allāh nei vostri confronti, al fine di raggiungere i vostri scopi e salvarvi dalle cose temibili.
Il suo popolo gli disse: "Sei forse venuto da noi, o Hūd, a ordinarci di adorare Allāh solo e abbandonare ciò che adoravano i nostri padri?! Infliggici la punizione che ci prometti, se sei veritiero in ciò che insinui"
Hūd rispose loro, dicendo: "Avete meritato la punizione di Allāh e la Sua ira: Questo vi accadrà senza alcun dubbio. Discutete con me sulle statue che voi ed i vostri padri avete preso come divinità, cosa che non ha alcun riscontro nella realtà?! Allāh non ha rivelato alcuna prova che possiate utilizzare nelle vostre insinuazioni che queste siano delle divinità. Attendete la punizione che avete chiesto di affrettare, in verità io la attendo assieme a voi: Ciò accadrà senza dubbio".
Salvammo Hūd, pace a lui, e i credenti che lo seguirono per Nostra Misericordia; e sradicammo, distruggendoli, coloro che smentirono i Nostri Segni; essi non erano credenti; al contrario, erano rinnegatori: Meritarono la punizione.
E inviammo alla tribù di Tamūd il loro fratello Sāleħ affinché li invitasse all'Unicità di Allāh e alla Sua adorazione. Disse loro Sāleħ: "O popolo, adorate Allāh solo: non avete una vera divinità che meriti adorazione all'infuori di Lui. Vi è giunto un chiaro Segno da parte di Allāh, a conferma della veridicità di ciò che vi ho comunicato; esso consiste nella cammella che sorge dalla roccia, a cui è stato assegnato un turno di abbeveraggio, mentre a voi è stato assegnato un giorno preciso. Lasciatela pascolare nella terra di Allāh. Non dovete nutrirla con nulla e non dovete farle alcun male, affinché non vi accada alcun male e non vi colpisca una dura punizione"
Rammentate le Grazie di Allāh nei vostri confronti quando vi fece succedere al popolo di A'ad e vi insediò nella vostra terra affinché poteste goderne e raggiungere i vostri scopi; ciò avvenne dopo la distruzione del popolo di A'ad, quando perseverarono nella miscredenza e nelle accuse di menzogna. Costruite nelle valli palazzi e tagliate le montagne per costruire le vostre case. Rammentate le grazie di Allāh nei vostri confronti, e ringraziate Allāh per esse, e smettete di vagare in terra portando corruzione. Ciò accadrà se abbandonate la miscredenza e la disobbedienza ad Allāh.
Icapi e le autorità superbi del suo popolo dissero ai credenti di cui approfittavano, considerandoli deboli: "Sapete, o voi credenti, che in verità Sāleħ è davvero un messaggero di Allāh?!" Risposero loro i deboli credenti: "In verità crediamo in ciò che Sāleħ ci ha comunicato e vi siamo sottomessi, e applichiamo la sua Legge".
Dissero i superbi del suo popolo: "In verità, noi rinneghiamo ciò in cui avete creduto: Non vi crederemo e non applicheremo la sua Legge".
Uccisero la cammella alla quale egli proibì di fare alcun male, ponendosi al di sopra degli ordini di Allāh, e dissero con scherno: "Ciò che ha detto Sāleħ non accadrà. O Sāleħ, portaci la punizione che ci hai promesso se, in verità, sei un vero messaggero di Allāh".
La punizione che sollecitarono colpì i miscredenti e una forte scossa li sorprese, e caddero morti, rannicchiati nelle loro case. Nessuno di loro si salvò dalla distruzione.
Sāleħ, pace a lui, abbandonò il suo popolo, disperato per la loro risposta, e disse loro: "O popolo, io vi ho comunicato ciò che Allāh mi ha ordinato e vi ho consigliato, spronandovi e avvertendovi, ma voi siete un popolo che non ama i buoni consiglieri che ci tengono ad indirizzarvi al bene e ad allontanarvi dal male".
E rammenta Lūţ, quando disse al suo popolo con ripudio: "Voi praticate queste terribili nefandezze, intrattenendo rapporti con i maschi?!" Nessuno prima di voi ha mai compiuto una tale azione.
Voi intrattenete rapporti con gli uomini per goderne invece delle donne, create a questo scopo? Questa azione che compiete non segue alcuna ragione, né alcuna pratica precedente, né alcun istinto; al contrario, siete trasgressori dei limiti imposti da Allāh, per aver oltrepassato il limite della decenza umana, e vi siete sviati da ciò che dettano le menti sane e l'istinto nobile".
Il diniego del suo popolo, di coloro che commisero tali nefandezze, da cui lui si dissociò, non fu altro che dire, con avversione verso la verità: "Espellete Lut e la sua famiglia dal vostro villaggio; in verità è gente che predica la purezza, non è giusto che restino tra noi".
Lo salvammo assieme alla sua famiglia, quando gli ordinammo di uscire dal villaggio durante la notte, sul quale sarebbe calata la punizione, tranne sua moglie, che rimase col suo popolo subì la loro stessa punizione.
Facemmo scendere su di loro una forte pioggia e scagliammo contro di loro pietre di argilla, e rovesciammo il villaggio e lo mettemmo sottosopra. Rifletti, o profeta, sulla fine del popolo criminale di Lut; la loro fine fu la distruzione e l'eterna umiliazione.
E inviammo alla tribù di Medyen il loro fratello Shu'ayb, pace a lui. Disse loro: "O popolo, adorate Allāh solo: non avete altra divinità che meriti realmente adorazione all'infuori di Lui. Vi è giunta una chiara prova da parte di Allāh, una prova evidente che conferma ciò che vi ho comunicato da parte del mio Dio. Rispettate i diritti della gente nelle misure e nei pesi e non ingannate la gente con la scusa di un difetto nella merce, e non inducete gli altri a non acquistarla. Non ingannate i proprietari e non portate la corruzione in terra con la miscredenza ed i peccati, dopo essere stata purificata, in precedenza, tramite i profeti. Le buone azioni menzionate sono migliori per voi e più utili, se siete credenti, perché vi portano ad abbandonare i misfatti, seguendo i divieti di Allāh a riguardo, e perché vi avvicinano ad Allāh, inducendovi a seguire i Suoi ordini.
E non comportatevi da banditi nelle strade, minacciando i passanti per appropriarvi dei loro beni; non ostacolate la strada della religione di Allāh a colui che vuole seguire la Retta Via, cercando di rendere il sentiero di Allāh tortuoso, in modo che la gente non lo segua; e rammentate la Grazia di Allāh nei vostri confronti, affinché siate grati: eravate pochi e Allāh vi ha moltiplicati. Riflettete sulla fine di coloro che portavano corruzione in terra prima di voi; in verità, la loro fine fu la distruzione e lo sterminio.
E se, in verità, una parte di voi ha creduto in ciò che vi ho comunicato da parte del mio Dio, mentre un'altra parte non vi ha creduto, attendete, o voi che accusate di menzogna: Allāh vi giudicherà; Lui è il più Giusto dei Giudici nel giudicare.
Dissero a Shu'ayb i capi e le autorità del popolo di Shu'ayb, pace a lui, che si insuperbirono: "Esilieremo da questo nostro villaggio te e quelli che ti hanno seguito e ti hanno creduto, a meno che non torniate alla nostra religione". Disse loro Shu'ayb, pensoso e sorpreso: "Dovremmo seguire la vostra religione e il vostro culto anche contro la nostra volontà, essendo noi consapevoli che siete nella falsità?!"
Inventeremmo menzogne su Allāh se credessimo fermamente all'idolatria e miscredenza in cui versate dopo essere stati sottomessi ad Allāh per Sua grazia, ed è inammissibile per noi tornare al vostro falso culto, a meno che non lo voglia Allāh, Nostro Dio. Tutti sono sottomessi alla Sua Volontà, gloria Sua. Il Nostro Dio è Onnisciente, nulla Gli è nascosto; solo ad Allāh chiediamo sostegno affinché ci rinsaldi sulla Retta Via e ci salvi dal sentiero che conduce all'Inferno. O Dio nostro, giudica tra di noi ed il nostro popolo miscredente con Giustizia e sostieni la vittima che è nel giusto contro l'aggressore ostinato; e tu, Dio nostro, sei il Miglior Giudice.
I capi e le autorità miscredenti del suo popolo, coloro che furono avversi al suo invito al Monoteismo, misero gli altri in guardia da Shu'ayb e dalla sua religione: "Se abbracciate, o popolo, la religione di Shu'ayb e abbandonate la vostra religione e la religione dei vostri padri, in verità sarete distrutti"
E li colpì una forte Scossa ed eccoli sterminati, rannicchiati, morti chini nelle loro case.
Coloro che smentirono Shu'ayb vennero tutti distrutti, ed eccoli, come se non avessero mai dimorato nelle loro case e non ne avessero mai goduto. Coloro che smentirono Shu'ayb furono perdenti, poiché persero se stessi e ciò che possedevano; mentre i credenti del suo popolo non furono tra i perdenti, come insinuarono tali miscredenti che accusavano di menzogna.
Il loro profeta Shu'ayb li abbandonò quando vennero distrutti, e disse, rivolgendosi a loro: "O popolo, vi ho comunicato ciò che mi ha ordinato il mio Dio e vi ho consigliato: Non avete accettato il mio consiglio e non avete seguito le mie istruzioni; perché dovrei rattristarmi per un popolo che ha rinnegato Allāh e che ha perseverato nella miscredenza?!"
E non inviammo a uno dei villaggi un profeta dei profeti di Allāh senza che il suo popolo smentisse e rinnegasse, e così li punimmo con la miseria, la povertà e la malattia affinché si sottomettessero ad Allāh, in modo da abbandonare la condizione di miscredenza e superbia in cui versavano; questo è un ammonimento rivolto ad ogni miscredente dei popoli rinnegatori e a Quraish che ha rinnegato e accusato di falsità la Legge di Allāh.
Dopodiché, dopo aver subito miseria e malattie, concedemmo loro grandi bontà e sicurezza, finché non crebbe il loro numero e le loro ricchezze. Dissero: "Il male ed il bene che abbiamo ricevuto è cosa ricorrente che capitò anche ai nostri antenati", e non compresero che la punizione che li colpì fu allo scopo di renderli consapevoli, e le bontà che ricevettero furono alla scopo di tentarli; così li sorprendemmo con la punizione, senza che se ne accorgessero né la attendessero"
Se la gente di questo villaggio, alla quale inviammo i Nostri Messaggeri, avessero creduto in ciò che comunicarono i loro Messaggeri e avessero temuto il loro Dio abbandonando la miscredenza e i peccati e rispettando le Sue Leggi, avremmo aperto loro le porte del benessere da ogni parte, ma non credettero e non temettero; al contrario, smentirono ciò che comunicarono loro i Messaggeri e li sorprendemmo con la punizione a causa dei peccati e dei misfatti che commettevano.
La gente di questi villaggi di rinnegatori crede forse di essere al sicuro da una Nostra punizione che potrebbe colpirli durante la notte, mentre sono in pieno riposo durante il sonno?
O si sentono al sicuro da una Nostra punizione che potrebbe colpirli all'inizio del giorno, mentre sono distratti dagli affari della vita?!
Osservate quante proroghe Allāh ha concesso loro, e concesse loro forza e vasto sostentamento al fine di tentarli. Sono forse al sicuro questi rinnegatori dei villaggi che rinnegano Allāh, mentre Allāh tesse segretamente le Sue trame?! Nessuno si sente al sicuro dalle trame di Allāh se non il popolo dei condannati; tuttavia, coloro che vengono sostenuti, in verità essi temono le Sue trame: non si insuperbiscono per aver ricevuto le Sue Grazie, piuttosto riconoscono i Suoi doni nei loro confronti e Lo ringraziano per questo.
Non è forse chiaro a coloro che ereditarono la terra dopo la distruzione dei popoli loro antenati, a causa dei loro peccati, ciò che accadde a costoro? Non è stato forse loro di lezione?! Al contrario, hanno compiuto le loro stesse azioni. Non è forse chiaro a costoro che, in verità, se Allāh avesse voluto punirli per i loro peccati, lo avrebbe fatto, come è evidente nella Sua Legge, e avrebbe sigillato i loro cuori così che nessun consiglio avrebbe potuto penetrarli e non sarebbe stato loro utile il monito?!
Quei villaggi precedenti, ovvero i villaggi dei popoli di Nūħ, Hūd, Sāleħ, Lūţ, Shu'ayb, ti recitiamo parte dei racconti di coloro che li accusavano di menzogna per informarti, o Messaggero, della loro ostinazione e della distruzione che subirono, affinché sia un monito per colui che ne prende atto, e un consiglio per colui che vi si attiene. Sono giunti alla gente di questi villaggi i loro messaggeri con le prove evidenti che dimostrano la loro veridicità. Non poterono credere a ciò che comunicarono loro i Messaggeri poiché Allāh stabilì che li avrebbero rinnegati. Un esempio di ciò è il fatto che, così come Allāh sigillò i cuori dei rinnegatori di questi villaggi, cioè coloro che accusarono di menzogna i Messaggeri, Egli sigilla i cuori dei rinnegatori di Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di lui; essi non troveranno il sentiero della fede.
E trovammo che la maggior parte dei popoli a cui inviammo i Nostri messaggeri non si attenevano agli impegni presi, a cui Allāh raccomandò di attenersi, e trovammo che non si sottomettevano ai Suoi ordini; piuttosto, in verità, trovammo che la maggior parte di loro era al di fuori dell'obbedienza di Allāh.
Dopodiché inviammo, dopo tali messaggeri, Mūsā, pace a lui, con le Nostre evidenti prove a conferma della sua veridicità dinanzi al Faraone e al suo popolo. Non fecero altro che dubitare dei Nostri Segni e rinnegarli. Rifletti, o Messaggero, sulla fine del Faraone e del suo popolo: Allāh li distrusse facendoli annegare, e la maledizione li perseguì in vita e nell'Aldilà.
Disse Mūsā quando Allāh lo inviò al Faraone e fu al suo cospetto: "O Faraone, in verità sono un inviato del Creatore di tutto il Creato; Lui è Colui che lo costudisce e che amministra i suoi affari"
Disse Mūsā :"Considerato che sono inviato da parte Sua, è per me doveroso dire solo la verità nei Suoi riguardi. Sono giunto a voi con una chiara prova che dimostra la mia veridicità; in verità, sono stato inviato a voi dal mio Dio: Libera i Figli di Isrāīl dalla prigionia e dall'oppressione."
Disse il Faraone a Mūsā :"Se hai portato un segno come insinui, mostracelo, se sei veritiero nelle tue dichiarazioni"
Mūsā gettò il suo bastone ed eccolo trasformarsi in una grande vipera, visibile a tutti i presenti.
Tirò fuori la mano dall'apertura della sua veste al livello del petto o da sotto l'ascella, ed eccola uscire bianca, priva di alcun segno di lebbra, brillante per il suo grande candore.
E dissero i cortigiani e le autorità del Faraone, quando videro il bastone di Mūsā trasformarsi in una serpe e la mano divenire bianca, senza alcuna forma di lebbra: "Mūsā non è altro che un abile mago che possiede la più grande conoscenza della magia.
Il suo scopo nel fare ciò è quello di farvi abbandonare la vostra terra, l'Egitto". Dopodiché il Faraone chiese loro consiglio per quanto riguarda Mūsā, pace a lui, dicendo loro: "Cosa mi consigliate?"
Dissero al Faraone: "Fa' attendere Mūsā e suo fratello Hārūn e fa' giungere i maghi da tutti i villaggi dell'Egitto,
così che coloro che hai inviato per radunare tutti i maghi di tutti i villaggi ti portino ogni abile mago da ogni villaggio. "
Il Faraone inviò chi radunasse i maghi. Quando i maghi giunsero dal Faraone, gli chiesero se spettasse loro una ricompensa nel caso avessero sconfitto Mūsā con la loro magia.
Il Faraone rispose loro, dicendo: "Sì, in verità avrete un premio e una ricompensa e sarete i più illustri, ottenendo alti ranghi"
Dissero i maghi, certi della loro vittoria contro Mūsā, con superbia e altezzosità: "Scegli, o Mūsā: Vuoi gettare ciò che tu vuoi, oppure siamo noi i primi a farlo?"
Rispose Mūsā , senza curarsi di loro, certo del sostegno del Suo Dio: "Gettate le vostre corde e i vostri bastoni". Quando le gettarono, ammaliarono gli occhi della gente, impedendo loro di vedere la realtà e incussero loro timore. Praticarono una grande magia agli occhi dei presenti.
Allāh rivelò al Suo Profeta, colui a cui Allāh parlò senza tramite, Mūsā , pace a lui: "Getta il tuo bastone, o Mūsā ". Lo gettò e il bastone si trasformò in una vipera che inghiottì le corde e i bastoni che utilizzarono per distorcere la verità e per convincere la gente che fossero vipere striscianti.
La verità venne a galla, e così la veridicità di ciò che Mūsā presentò, pace a lui. Il fallimento delle magie dei maghi fu eclatante.
Vennero sconfitti e si arresero, e Mūsā li vinse in quella competizione, e si ritirarono umiliati e afflitti.
I maghi, quando videro la grande potenza di Allāh ed i chiari Segni, non fecero altro che cadere prosternati a Lui, gloria Sua, l'Altissimo.
I maghi dissero: "Crediamo nel Dio di tutto il Creato,
il Dio di Mūsā e Hārūn, pace a loro, Egli è Colui che è degno di essere adorato, e nessun'altra divinità inventata".
Il Faraone disse loro, minacciandoli per aver creduto in Allāh solo: "Avete creduto a Mūsā prima che io ve lo avessi permesso? In verità, il fatto di aver creduto in Allāh e di aver creduto a Mūsā è un imbroglio che avete orchestrato assieme a Mūsā per far uscire la gente dalla città. Proverete – o stregoni – la punizione e la tortura che vi attendono.
Taglierò ad ognuno di voi la mano destra e la gamba sinistra, oppure la mano sinistra e la gamba destra, poi vi appenderò tutti su tronchi di palma, come tortura e come avvertimento per tutti coloro che vi vedranno in tale condizione.
I maghi dissero in risposta alla minaccia del Faraone: "In verità, solo al nostro Dio è il nostro ritorno, non ci curiamo delle tue minacce".
E tu non ci rinneghi, e non ci rimproveri – o Faraone – se non per il fatto di credere ai segni del nostro Dio, in seguito a ciò che ci è pervenuto tramite Mūsā. Se questo è un peccato, è il nostro peccato". Poi si rivolsero ad Allāh, implorandolo: "O nostro Dio, concedici la forza di resistere, affinché possiamo restare saldi sulla Retta Via; facci morire sottomessi a Te, obbedienti ai Tuoi ordini, seguaci del tuo Messaggero.
E i capi e le autorità del popolo del Faraone dissero al Faraone, incitandolo contro Mūsā e coloro che gli credettero: "Permetti forse – o Faraone – che Mūsā e il suo popolo diffondano la corruzione in terra e abbandonino te e le tue divinità, incitando ad adorare Allāh solo?! " Il Faraone disse: "Uccideremo i figli maschi dei Figli d'Isrāīl e terremo le loro donne come schiave. Noi siamo superiori a loro e li opprimeremo: Noi deteniamo il dominio ed il potere.
Mūsā disse, raccomandandosi al suo popolo: "O popolo, cercate l'aiuto di Allāh L'Unico nell'allontanare il male da voi e nell'avvicinare il bene, e sopportate le disgrazie nelle quali vi ritrovate: In verità, la terra appartiene ad Allāh solo, e non al Faraone o altri, perché la comandi, e Allāh la concede in eredità alla gente secondo la Sua volontà; ma il trionfo in terra appartiene ai credenti che obbediscono agli ordini del loro Dio e rispettano i Suoi divieti: lo otterranno anche se sono afflitti dalle tribolazioni e dalle tentazioni.
I Figli di Isrāīl del popolo di Mūsā dissero a Mūsā, pace a lui: "O Mūsā, siamo stati colpiti dal Faraone, che ha ucciso i nostri figli e ha catturato le nostre donne prima che tu giungessi da noi, e anche dopo il tuo arrivo." Mūsā, pace a lui, disse, consigliandoli e annunciando l'avvicinarsi del trionfo: "È possibile che il vostro Dio distrugga il vostro nemico, il Faraone, e il suo popolo, e che vi conceda in eredità la terra dopo di loro, per osservare cosa ve ne farete dopo di ciò, se sarete grati o rinnegherete.
Abbiamo punito la gente del Faraone con l'aridità e la siccità, e li abbiamo messi alla prova con la mancanza dei frutti e dei cereali della terra affinché rammentassero e prendessero atto di ciò che accadde a costoro: In verità, questa è una punizione per la loro miscredenza affinché si pentano dinanzi ad Allāh.
Se fossero giunti loro la fertilità, buoni frutti e l'abbassamento dei prezzi, avrebbero detto: "Abbiamo ricevuto ciò per nostro merito e per la nostra abilità". E se li avesse afflitti una calamità, come aridità, siccità, malattie e altro, avrebbero accusato Mūsā e il popolo dei Figli di Isrāīl a causa della loro superstizione; mentre, in verità, tutto ciò che li affligge dipende dal volere di Allāh, gloria Sua, e né loro né Mūsā hanno potere a riguardo, tranne l'invocazione di Mūsā, ma la maggior parte di loro ne sono inconsapevoli e attribuiscono ciò ad altri all'infuori di Allāh.
Il popolo del faraone disse a Mūsā , pace a lui, ostinati nella loro avversione alla verità: "Quale chiaro Segno ci hai portato? E quale prova hai mostrato per eliminare la nostra avversione e a conferma della verità che hai comunicato? Noi non ti crediamo"
Inviammo loro molta acqua per le loro accuse di menzogna e per la loro ostinazione, che inondò i loro campi ed i loro frutteti; e inviammo loro le cavallette, che mangiarono i loro raccolti; e inviammo loro un piccolo insetto chiamato pidocchio, che consuma il raccolto e causa del male ai capelli della gente; e inviammo loro rane che riempirono tutti i loro recipienti, rovinarono i loro cibi e impedirono loro il sonno; e inviammo loro sangue, così che l'acqua dei loro pozzi e dei loro fiumi si trasformò in sangue; e inviammo loro tutti i chiari segni, uno dopo l'altro, e nonostante la punizione che li afflisse si posero al di sopra della fede in Allāh e del credere in ciò che comunicò loro Mūsā, pace a lui. Furono un popolo peccatore, non abbandonarono mai la falsità e non seguirono la Retta Via.
E quando furono afflitti da ciò si rivolsero a Mūsā, pace a lui, dicendogli: "O Mūsā, prega per noi il tuo Dio poiché ti ha concesso la Profezia e ti ha promesso che avrebbe interrotto la punizione in seguito al pentimento, al fine di liberarci dal nostro tormento. In verità, se ci liberassi da ciò ti crederemmo e ti affideremmo i Figli di Isrāīl e li libereremmo".
Quando li salvammo dal tormento per un periodo prestabilito, prima che fossero distrutti con l'annegamento, mancarono al loro impegno di credere e liberare i Figli di Isrāīl, perseverando nella loro miscredenza, e si rifiutarono di affidare i figli di Isrāīl a Mūsā, pace a lui.
Quando giunse il momento della loro distruzione, mostrammo loro la Nostra Ira facendoli annegare per aver tacciato di menzogna le rivelazioni di Allāh e a causa della loro avversione alla verità, sulla quale non vi è alcun dubbio.
E facemmo ereditare ai figli d'Isrāīl, coloro che furono umiliati dal Faraone e dal suo popolo, la terra di Sha'am, questo paese che Allāh benedì, rendendolo estremamente fertile. Così venne realizzata la Parola riguardante la benevolenza menzionata dal tuo Dio, o Messaggero: " E vogliamo favorire quelli che erano oppressi in terra, e fare di loro delle guide e renderli eredi". – Al-Qasas, 5. Allāh concesse loro potere in terra, in seguito a ciò che subirono da parte del Faraone e del suo popolo, e distruggemmo i campi e le dimore del Faraone ed i palazzi che costruirono.
E facemmo attraversare il mare ai figli d'Isrāīl. Quando Mūsā lo colpì con il suo bastone, si divise, e trovarono un popolo che adorava degli idoli all'infuori di Allāh. Dissero i figli di Isrāīl a Mūsā, pace a lui: "O Mūsā, stabilisci per noi un idolo da adorare all'infuori di Allāh come fanno costoro". Disse loro Mūsā: "O popolo, in verità siete un popolo ignorante: Lungi Allāh da ciò! Egli è meritevole della Gloria e dell'Unicità; non è appropriato che vengano adorati altri all'infuori di Lui".
In verità, l’abitudine di costoro di adorare costantemente i loro idoli è nocivo e completamente falso; la loro obbedienza ad altri, che adorano assieme ad Allāh, è ingiusta.
E disse Mūsā al suo popolo: "O popolo, come posso cercare per voi un idolo all'infuori di Allāh per adorarlo, mentre avete visto con i vostri occhi i grandi Segni?! Lui, l'Altissimo, vi ha prescelti rispetto ai popoli della vostra epoca poiché vi ha concesso delle Grazie, distruggendo il vostro nemico e concedendovi in eredità la terra, di cui vi siete impossessati ".
E ricordate, o Figli di Isrāīl, quando vi salvammo e vi liberammo dall'umiliazione del Faraone e del suo popolo: vi infliggevano tutti i tipi di umiliazione, uccidendo i vostri figli maschi e prendendo le vostre donne come schiave. Nella vostra salvezza dal Faraone e dal suo popolo vi è una chiara prova da parte del vostro Dio, che merita gratitudine.
Allāh invitò il Suo Messaggero Mūsā a ritirarsi per trenta notti, poi Allāh estese il periodo, aggiungendo dieci notti, così divennero quaranta notti. Disse Mūsā a suo fratello Hārūn quando decise di andare in ritiro: "O Hārūn, prendi il mio posto dinanzi al mio popolo e prenditi cura di loro con gentilezza e non seguire la via dei corruttori commettendo peccati, e non sostenere i disobbedienti".
Quando Mūsā giunse all'incontro col suo Dio nell'ora stabilita e completò le quaranta notti, e il suo Dio gli comunicò gli ordini e i divieti e altro che volle comunicargli, il suo animo lo spinse al desiderio di vedere il suo Dio; gli chiese se potesse vederLo. Allāh, gloria Sua, l'Altissimo, gli rispose: "Non puoi vedermi nella vita terrena poiché non ne sei in grado; tuttavia, osserva la montagna. Se mi mostro ad essa e resta al proprio posto, mi vedrai; se invece viene rasa al suolo, non mi vedrai in questa vita". Quando Allāh si mostrò alla montagna, essa venne rasa al suolo, e Mūsā cadde svenuto. Quando si riprese dallo svenimento, disse: "Gloria Tua, o mio Dio, Gloria nel modo che Ti si addice! Sono pentito della mia richiesta di vederti in questa vita, e sono il primo credente del mio popolo".
Allāh disse a Mūsā: "O Mūsā, in verità io ti ho scelto e ti ho elevato al di sopra delle gente con i Miei Segni, quando ti inviai a loro, e ti ho elevato parlandoti senza intermediario. Accetta l'alto rango che ti ho concesso e sii riconoscente ad Allāh per questo grande dono."
Scrivemmo a Mūsā su tavole di legno, o altro, tutto ciò che occorre ai Figli di Isrāīl sulle questioni che riguardano la loro religione o la loro vita quotidiana, indicazione per coloro che ne prendono atto e chiarimento per le leggi che meritavano spiegazione. Prendi questa Torāh, o Mūsā, con fermezza e impegno, e ordina al tuo popolo, i Figli di Isrāīl, che la applichino al meglio, poiché la ricompensa, per entrambi, sarà enorme, come la ricompensa per la pazienza ed il perdono. Vi mostrerò il destino di chi disobbedisce ai Miei ordini e si allontana dalla Mia obbedienza, e la sua rovina e distruzione.
Impedirò a coloro che si pongono al di sopra dell'adorazione di Allāh e della verità, ingiustamente, di prendere atto dei Miei Segni negli orizzonti e negli animi, e di comprendere i versetti del Mio Libro; anche se vedessero qualsiasi segno, non crederebbero, poiché vi sono avversi e sono nemici di Allāh e del Suo Messaggero. Se vedessero la Retta Via che guida al compiacimento di Allāh, non la seguirebbero e non la desidererebbero; mentre se vedessero la via della perdizione, che porta all'Ira di Allāh, la seguirebbero. Ciò che li ha afflitti, in verità, li ha afflitti poiché tacciavano di menzogna i grandi Segni di Allāh, che mostrano la veridicità di ciò che ha comunicato il Messaggero, e per non essersi curati di riflettervi.
E quanto a coloro che rinnegano i nostri Segni, i quali chiariscono la veridicità dei Nostri Messaggeri, e che rinnegano l'incontro con Allāh, nel Giorno del Giudizio, le loro azioni sono vane, anche fossero azioni di obbedienza; non otterranno ricompensa per esse, poiché mancava loro il fondamento: La fede; non otterranno, nel Giorno del Giudizio, altro che le conseguenze della loro miscredenza e di aver associato altri ad Allāh; e la ricompensa di costoro è l'eterna dimora nel Fuoco.
Il popolo di Mūsā, dopo la sua partenza, creò un idolo d'oro della forma di un vitello, privo di anima e voce. Non erano consapevoli del fatto che tale vitello non parlava con loro e non li guidava alla Retta Via né materialmente né spiritualmente, e che non poteva portare loro alcun beneficio, né allontanare da loro alcun male?!. Lo presero come idolo e commisero ingiustizia nei loro stessi confronti.
Quando si pentirono e furono consapevoli di aver perso la Retta Via, rimasero perplessi, adorando il vitello all'infuori di Allāh, implorarono Allāh dicendo: "Se il nostro Dio non ha misericordia di noi e non ci sostiene verso la Sua obbedienza e non ci perdona il fatto di aver adorato il vitello, saremo tra coloro che avraanno perduto in vita e nell'Aldilà"
Quando Mūsā tornò dal Dialogo col suo Dio, era colmo di rabbia e di tristezza per le condizioni in cui li ritrovò, a causa del culto del vitello. Disse: "In che infausta situazione siete caduti in mia assenza, o popolo; ciò vi porterà alla distruzione e alla miseria. Vi Sieti forse annoiati nell'attendermi, e così avete iniziato ad adorare il vitello?! E gettò le Tavole per la grande rabbia e tristezza, e afferrò la testa di suo fratello Hārūn, e la sua barba, trascinandolo a lui, perché era rimasto con loro e non aveva impedito loro di adorare il vitello. Hārūn disse, scusandosi con Mūsā, cercando di placarlo: "O figlio di mia madre, in verità la gente mi ha considerato debole e mi ha umiliato; stavano per uccidermi. Non punirmi con una punizione che compiaccia i miei nemici; non includermi, a causa della tua ira nei miei confronti, assieme al popolo ingiusto per aver adorato degli idoli all'infuori di Allāh."
E Mūsā implorò il suo Dio: "O Dio mio, perdona me e mio fratello Hārūn, e includici nelle tua misericordia, e fa' che ci circondi da ogni parte; e Tu, o nostro Dio, sei più Misericordioso di ogni misericordioso.
In verità, coloro che presero il vitello come divinità e lo adorarono incorreranno nella grande ira del loro Dio, e verranno umiliati, in questa vita, per aver provocato l'ira del loro Dio, e per averLo sottovalutato. Con una simile punizione puniamo coloro che inventano menzogne nei riguardi di Allāh.
E quelli che hanno compiuto azioni malvagie ritenendo altri pari ad Allāh, commettendo peccati, e poi si sono pentiti dinanzi ad Allāh, credendo in lui, e hanno smesso di commettere i peccati che commettevano, in verità il tuo Dio, o Profeta, dopo tale pentimento, e dopo l'abbondono dell'idolatria per tornare alla fede, e dai peccati all'obbedienza, Egli è Perdonatore, cela i peccati dei Suoi sudditi e li perdona, ed è Misericordioso nei loro confronti.
Quando la rabbia di Mūsā (pace e benedizione di Allāh su di lui) si placò e si calmò, cominciò a prendere le Tavole che aveva gettato a causa della rabbia. Queste Tavole comprendevano la guida per andare dalla perdizione alla Retta Via e per mettere in evidenza la verità, la quale include la Misericordia nei confronti di coloro che temono il loro Dio e che temono la Sua punizione.
E Mūsā scelse settanta uomini tra i migliori del suo popolo al fine di scusarsi con il loro Dio per ciò che fecero i licenziosi tra loro, e Allāh promise loro che avrebbero partecipato all'incontro. Quando giunsero all'incontro, mancarono di rispetto ad Allāh e chiesero a Mūsā di mostrare loro Allāh davanti ai loro occhi; la Scossa li colse e morirono. Mūsā implorò il suo Dio, dicendo: "O Dio mio, se Tu avessi voluto, avresti potuto distruggerli prima che fossero giunti e li avessi distrutti. Ci distruggi per colpa di ciò che hanno commesso gli stupidi tra noi?! Ciò che ha commesso il mio popolo, adorando il vitello, non era altro che una tentazione con la quale Tu svii chi vuoi e guidi chi vuoi. Il nostro destino è nelle Tue mani, perdona i nostri peccati e concedici una grande Misericordia! Tu sei il Miglior Perdonatore e Assolutore dei peccati,"
E includici tra coloro che hai graziato con benedizioni e benessere, e che hai indotto a compiere opere buone, e con i Tuoi sudditi pii, nell'Aldilà, per i quali hai preparato il Paradiso. Ci siamo pentiti e siamo tornati, consapevoli delle nostre mancanze. Disse Allāh l'Altissimo: "La mia punizione viene inflitta ai malfattori che voglio; mentre la mia Misericordia include tutto, in questa vita: Non vi è una creatura che non sia stata raggiunta dalla Misericordia di Allāh e che non abbia ricevuto la Sua piena grazia. Stabilirò che la Mia Misericordia nell'Aldilà sia rivolta a coloro che temono Allāh, obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, e a coloro che elargiscono la Zakēt, prelevando dai loro beni, donandola a chi merita, e a coloro che credono ai nostri Segni."
Coloro che seguono Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di lui, il Profeta analfabeta, che non sapeva né leggere né scrivere, piuttosto, in verità, fu il suo Dio a ispirarlo, troveranno il suo nome e le sue caratteristiche e ciò che gli è stato rivelato nella Torāh rivelata a Mūsā , pace a lui, e nel Vangelo rivelato a ‘Īsā, pace a lui. Egli ordina loro le cose considerate come le più giuste, e li dissuade dalle cose considerate come nefande dalle menti sane e dal buon istinto; rende loro lecite le delizie innocue come cibo, bevande e rapporti, e proibisce loro le cose nefande tra queste; li assolve dagli ordini gravosi che seguivano in precedenza, come uccidere colui che compie omicidio intenzionalmente o venialmente. I Figli di Isrāīl che gli credettero, e altri, e che lo rispettarono, lo onorarono e lo sostennero contro i suoi nemici miscredenti, e che seguirono il Corano che gli venne rivelato come Luce e Guida, costoro sono i trionfatori, coloro che avranno tutto ciò che chiederanno e saranno allontanati da ciò che temono.
Di', o Messaggero: "O gente, sono il Messaggero di Allāh inviato a tutti voi, Arabi e non, Colui che è il solo detentore del Regno dei Cieli e della Terra, nessuno viene realmente adorato all'infuori di Lui, gloria Sua. Egli fa risorgere i morti e fa morire i vivi. Credete, o gente, in Allāh, e credete in Muħammed, pace e benedizione di Allāh su di lui, Suo Messaggero e Profeta, colui che non legge né scrive: In verità, lui viene ispirato dal Suo Dio. Colui che crede in Allāh e crede in ciò che è stato rivelato a lui e ai profeti che lo precedettero, senza alcuna distinzione, e segue ciò che egli ha comunicato da parte del Suo Dio; siete spronati a seguire ciò che vi porta beneficio, sia in questa vita che nell'Aldilà.
E tra i Figli di Isrāīl del popolo di Mūsā vi era un gruppo retto, che seguiva la giusta religione ed invitava la gente ad essa e giudicava con giustizia, senza far torto.
E divisi i Figli d'Isrāīl in dodici tribù, e ispirai Mūsā quando il suo popolo gli chiese di implorare di dissetarli: " Colpisci, o Mūsā, la pietra col tuo bastone". Mūsā la colpì, ed ecco sgorgarne dodici vene d'acqua per le dodici differenti tribù; così ogni tribù seppe quale era il luogo di approvvigionamento riservato loro, in modo che nessun'altra tribù potesse bere assieme a loro. E inviammo loro nuvole che li seguivano e che si fermavano quando loro si fermavano. E facemmo scendere su di loro, per Nostra grazia, una bevanda dolce come il miele e piccoli uccelli dalla carne buona, simili alle quaglie. Dicemmo loro: "Mangiate le cose buone con cui vi abbiamo nutrito", e loro non mancarono di essere ingrati per le Nostre grazie, ingiustamente, e non diedero loro il valore che meritavano; al contrario, fecero torto alle loro anime, perdendone i benefici e portandole alla distruzione per la loro avversione agli ordini di Allāh e per non essere stati riconoscenti per le Sue grazie.
E ricorda, o Messaggero, quando Allāh disse ai figli d'Isrāīl: "Entrate nella Sacra Casa (Beit Al-Maǭdes) e mangiate i frutti del suo villaggio, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento vi compiaccia, e dite: "O Dio nostro, perdona i nostri peccati", ed entrate dalla porta chini, umili dinanzi al vostro Dio. In verità, se fate ciò, perdoneremo i vostri peccati e moltiplicherò le grazie dei pii, in questa vita e nell'Aldilà.
Gli ingiusti tra loro cambiarono ciò che venne loro ordinato, dicendo: "Un chicco in una spiga", contrariamente a ciò che venne loro ordinato per chiedere il perdono; e cambiarono ciò che venne loro ordinato, entrando strisciando dal verso contrario, invece di entrare con la testa china dinanzi ad Allāh; così scagliammo su di loro una punizione dal cielo a causa della loro ingiustizia.
Rammenta, o Messaggero, agli Ebrei, di come Allāh punì i loro antenati nel racconto del villaggio vicino al mare; essi trasgredirono i limiti imposti da Allāh riguardo la pesca nel giorno del Sabato, dopo che venne loro proibita, quando Allāh li mise alla prova. Così i pesci venivano a galla nel giorno del Sabato, mentre negli altri giorni ciò non accadeva. Allāh li mise alla prova perché si allontanarono dalla Sua obbedienza e commisero peccati. Essi tramarono per poter pescare, piazzando le loro reti e scavando buche, cosicché i pesci, quando giungeva il Sabato, cadevano nelle buche, e quando giungeva la domenica li raccoglievano e li mangiavano.
E rammenta, o Messaggero, quando dissuadevi e avvertivi una parte di loro da queste ingiustizie, e un'altra parte di loro diceva: "Perché dare consigli a una fazione che Allāh distruggerà in questa vita a causa dei peccati da loro commessi, o a cui infliggerà, nel Giorno del Giudizio, una grande punizione?!" Dissero i predicatori: "Noi diamo loro consigli perché temiamo Allāh, facendo ciò che ci ha ordinato di fare, ovvero ordinare il bene e dissuadere dal male, cosicché non ci punisca per negligenza. Può darsi che la predica sia loro utile affinché abbandonino la condizione di disobbedienza nella quale versano "
Quando i disobbedienti si mostrarono avversi a ciò che i predicatori dicevano, e non si dissuasero, salvammo dalla punizione coloro che cessarono di commettere peccati, mentre punimmo gli ingiusti per la loro trasgressione del Sabato, infliggendo loro una dura punizione per essersi allontanati dall'obbedienza di Allāh e per aver perseverato nella disobbedienza.
Quando trasgredirono i limiti, disobbedendo ad Allāh con arroganza ed ostinazione, e non si dissuasero da ciò, dicemmo loro: "O voi disobbedienti, siate umili scimmie", ed eccoli divenire come Noi volemmo che fossero: In verità, il Nostro ordine, quando decidiamo di compiere qualcosa, è dire: "Sii", e quello è.
E ricorda – o Messaggero – quando Allāh informò in modo chiaro, privo di dubbio, che invierà qualcuno che umilierà e schernirà gli Ebrei durante la loro esistenza, fino al Giorno del Giudizio. In verità, il tuo Dio, o Messaggero, è rapido nel punire chi Gli disobbedisce, ed Egli potrebbe affrettare la sua punizione in vita. In verità, Lui è Perdonatore dei peccati dei Suoi sudditi pentiti, Misericordioso con loro.
Li dividemmo in terra e li facemmo disperdere, dopo che furono uniti. Tra di loro vi sono dei giusti che seguono i precetti di Allāh e che rispettano i diritti dei Suoi sudditi, e tra di loro vi sono coloro che sono nel limbo, e tra di loro vi sono grandi peccatori. Li mettemmo alla prova con la povertà e il benessere, in modo che abbandonassero le condizioni in cui versano.
Giunse dopo di loro gente malvagia, loro eredi, che ereditarono la Torāh dai loro antenati. La recitavano e applicavano il suo contenuto; essi accettavano le cose effimere della vita poiché avevano alterato il contenuto del Libro di Allāh, non giudicavano secondo ciò che Allāh ha rivelato, e si illudevano del fatto che Allāh avrebbe perdonato i loro peccati. Qualsiasi infima opportunità giungesse loro, essi la coglievano di continuo. Allāh non ha forse stipulato con loro un patto di non dire altro che la verità riguardo Allāh, senza alterarla o cambiarla?! Essi non trascurarono di applicare ciò che è contenuto nel Libro per ignoranza; al contrario, ne erano ben consapevoli: Lessero il suo contenuto e lo impararono, e per questo il loro peccato è grave. La beatitudine eterna presente nell'Ultima dimora è migliore delle cose effimere della vita per coloro che temono Allāh, obbediscono ai Suoi ordini e rispettano i Suoi divieti. Non ragionano forse costoro che accettano tali cose effimere, mentre in verità ciò che Allāh ha preparato per i timorati, nell'Aldilà, è migliore e più duraturo?!
Coloro che si attengono al Libro e applicano il suo contenuto e osservano la Preghiera, rispettandone i tempi, i doveri e la Sunnah, verrano ricompensati da Allāh per le loro azioni; Allāh non vanifica la ricompensa delle buone azioni
E rammenta, o Muħammed, quando elevammo la montagna al di sopra dei Figli d'Isrāīl, quando rifiutarono di accettare ciò che vi è nella Torāh; così la montagna divenne come una nuvola sulle loro teste, e furono certi che sarebbe caduta su di loro. Venne detto loro: "Prendete ciò che vi abbiamo concesso con serietà, impegno e determinazione; e rammentate la Legge contenuta in esso, che Allāh ha stabilito per voi; non dimenticatela, affinché, facendo ciò, temiate Allāh".
E ricorda, o Muħammed, quando il tuo Dio fece sorgere dai lombi dei figli di Ǣdem i loro discendenti, e li indusse a riconoscere la Sua Divinità tramite l'istinto, inducendoli ad affermare che Egli è il loro Creatore, loro Dio, dicendo loro: "Non sono forse il vostro Dio?" Dissero tutti: "Certo, Tu sei il nostro Dio!" Disse: "Vi abbiamo messo alla prova e abbiamo stipulato un saldo patto con voi affinché non rinneghiate, nel Giorno del Giudizio, la prova di Allāh, dicendo di esserne ignari"
O protestate che sono i vostri padri coloro che hanno tradito l'alleanza e hanno riconsciuto dei pari ad Allāh, e che voi non fate altro che imitare i vostri padri nelle condizioni di idolatria in cui li avete trovati, e dicevate: "O Dio nostro, ci punisci per le colpe dei nostri padri, che hanno vanificato le loro azioni associando altri ad Allāh?! Noi non abbiamo colpa per la nostra ignoranza e per aver seguito il culto dei nostri padri".
E così come chiarimmo i Segni che mostrano il destino dei popoli rinnegatori, li informiamo affinché abbandonino la condizione di idolatria in cui versano, verso il culto di Allāh L'Unico e la Sua adorazione, così come dichiarato nelle loro promesse fatte ad Allāh.
E recita, o Profeta, ai Figli di Isrāīl il racconto di uno di loro a cui abbiamo affidato i nostri versetti, e che li apprese, ed apprese la Verità che i versetti indicavano; tuttavia, egli non li applicò; al contrario, li abbandonò e li trascurò, e Satana lo seguì e divennero compagni; così egli cadde in perdizione e in rovina dopo essere stato tra i ben guidati e i beati.
Se avessimo voluto, lo avremmo indotto a trarre beneficio da questi versetti per elevarlo di rango, aiutandolo nel compiere buone azioni in questa vita e nell'Aldilà, ma lui scelse la perdizione quando seguì i godimenti effimeri della vita, dando più importanza ai beni di questa sua vita che a ciò che avrebbe ottenuto nell'Aldilà, e seguì i desideri falsi e ingiusti della sua anima. Il suo esempio di attaccamento alla vita è come l'esempio del cane, che ansima continuamente, sia quando è calmo, sia quando viene allontanato. Questo racconto che vi viene recitato è come il racconto del popolo in perdizione che rinnega i Nostri Segni. Narra loro, o Messaggero, queste storie, affinché riflettano e cessino di accusare di menzogna e abbandonino la perdizione.
Non vi sono persone peggiori di coloro che hanno rinnegato i Nostri Segni e non vi hanno creduto; in questo modo fanno torto a loro stessi, seguendo la via della distruzione.
Chi Allāh guida alla Retta Via è realmente guidato, e quanto a coloro che Egli svia dalla Retta Via, costoro sono quelli che avranno realmente perduto le cose a cui tenevano, che avranno perduto se stessi e le loro famiglie, nel Giorno della Resurrezione; quella è la chiara perdizione.
Abbiamo riservato all'inferno molti Jinn e molti umani, poiché siamo consapevoli che compiranno opere che li condurranno a quest'ultimo. I loro cuori non sono consapevoli di ciò che è bene per loro e di ciò che è nocivo, e possiedono occhi che non vedono i segni di Allāh, né nelle loro anime, né in ciò che li circonda, affinché acquisiscano consapevolezza; e possiedono orecchie che non ascoltano i segni di Allāh, affinché ne prendano atto. Coloro che possiedono queste qualità sono come animali privi di ragione; anzi sono più sviati degli animali; costoro sono quelli che non si curano della fede in Allāh e nell'Ultimo Giorno.
E ad Allāh l'Altissimo appartengono gli Attributi sublimi che indicano la Sua Maestà e Perfezione; utilizzateli nell'implorazione di Allāh, chiedendo tutto ciò che desiderate, e lodatelo con essi; e abbandonate coloro che deviano dalla Retta Via, attribuendo tali attributi ad altri all'infuori di Allāh, oppure rinnegando che spettino a Lui; o che alterano il loro significato, o che li attribuiscono anche ad altri. Puniremo coloro che alterano i segni, allontanandoli dalla verità: Otterranno una punizione dolorosa per ciò che compievano.
E tra coloro che abbiamo creato vi è una fazione guidata alla Verità e che invita gli altri ad essa, e questi ultimi la abbracciano; questi giudicano con giustizia e non fanno alcun torto.
Quanto a coloro che hanno rinnegato i Nostri Segni e che non vi hanno creduto, ma li hanno rifiutati, apriremo loro le porte del sostentamento, non per onorarli, ma per tentarli finché persevereranno nella loro perdizione. Dopodiché li colpirà una punizione all'improvviso.
E rinvierò la loro punizione fino a quando saranno convinti di non essere puniti, così che perseverino nel loro diniego e nella loro miscredenza, e la loro punizione raddoppi. In verità, la Mia trama è Forte: Mostro loro benevolenza, mentre desidero il loro fallimento.
Coloro che rinnegano i versetti di Allāh ed il Suo Messaggero, non riflettono, educando le loro menti, in modo che sia loro chiaro che in verità Muħammed pace e benedizioni di Allāh su di lui non è un invasato, ma è, in verità, un messaggero di Allāh, che Egli ha inviato per avvertire della punizione di Allāh con un chiaro avvertimento?!
Costoro non riflettono forse sul Regno di Allāh nei Cieli e in Terra, e non osservano ciò che Allāh ha creato in essi, animali, piante e altro, e non osservano la loro fine, che potrebbe essere imminente, così che si pentano prima che sia troppo tardi?! Se non credono nel Corano e nelle promesse e avvertimenti che esso contiene, a quale libro crederanno se non ad esso?
Chiunque Allāh abbandoni, non mostrandogli il Retto Sentiero, Allāh non lo sosterrà alla Retta Via, e lo svierà da essa; non vi è alcuna guida che possa guidarlo ad essa. Allāh li abbandonerà nella loro perdizione e miscredenza, confusi, senza riuscire a trovare una meta.
Questi ostinati rinnegatori ti interrogano riguardo il Giorno del Giudizio: "Quando avverrà?" Di', o Muħammed :"Non conosco il momento in cui avverrà, nessuno lo conosce: In verità, la conoscenza di ciò appartiene ad Allāh solo. Lui non mostra il momento della sua venuta ad altri che a Se Stesso. La sua venuta è nascosta a coloro che sono nei Cieli e in Terra: Non vi colpirà se non improvvisamente. Ti chiedono dell'Ora come se ne avessi conoscenza, e non comprendono che, in verità, tu non fai domande su di essa, poiché conosci bene il tuo Dio. Di' loro, o Muħammed: "In verità, la conoscenza dell'Ora appartiene solo ad Allāh". Ma la maggior parte della gente ne è ignara.
Di', o Muħammed: "Non posso attirare il bene a me stesso, né allontanare il male, se non per volere di Allāh, poiché in verità ciò dipende da Allāh. So solo ciò che Allāh mi ha insegnato. Non conosco l'Ignoto; se conoscessi l'Ignoto, avrei compiuto azioni che portano benefici e che allontanano i mali, poiché avrei consapevolezza delle cose prima che accadano e conoscerei le loro conseguenze. Non sono altro che un Messaggero per conto di Allāh, incuto timore della sua punizione dolorosa e annuncio la Sua buona ricompensa alla gente che crede che, in verità, sono un Messaggero da Lui inviato, gloria Sua, l'Altissimo, e che crede a ciò che ho comunicato.
È Lui che vi ha plasmati – o uomini e donne – da una sola anima, Ǣdem, pace a lui, e che creò a partire da Ǣdem, pace a lui, sua moglie Eva; la creò dalla sua costola perché gli fosse di compagnia e lo rasserenasse. Quando ebbero rapporti, essa concepì in modo indolore, poiché era all'inizio della gravidanza, e proseguì nelle sue faccende senza avvertire alcuna pesantezza. Quando crebbe il nascituro nel suo ventre, la coppia invocò il loro Dio, dicendo: "Se Tu ci concedi, o nostro Dio, un bambino sano, Ti saremo grati per le tue benedizioni".
Quando Allāh esaudì la loro richiesta, donò loro un bambino sano, come chiesero; Allāh inviò loro compagni che condividessero ciò che donò loro; essi indussero il loro figlio ad adorare altri all'infuori di Allāh, e lo chiamarono Abdel Ħāreth. Lungi Allāh da ciò! A Lui solo appartiene l'adorazione.
Considerano forse tali idoli alla pari di Allāh nell'adorazione, mentre sanno che essi non creano nulla, e non meritano adorazione; al contrario, essi sono stati creati: Come possono equipararli ad Allāh?!
Questi idoli non sono in grado di sostenere coloro che li adorano, né di sostenere se stessi: Come possono adorarli?!
Se invocate, o voi idolatri, tali idoli, considerandoli come divinità all'infuori di Allāh, affinché vi guidino, non esaudiranno le vostre richieste e non vi compiaceranno. È lo stesso che li invochiate o che taciate, poiché in verità non sono altro che materia che non può ragionare, ascoltare né parlare.
In verità quelli che adorate – o voi idolatri – all'infuori di Allāh, sono creature di Allāh, Suoi sudditi, così come lo siete voi; anzi voi siete in condizioni migliori, poiché siete vivi, parlate e camminate, ascoltate e vedete, mentre i vostri idoli non possono farlo. Invocateli affinché vi esaudiscano, se siete veritieri su ciò che insinuate.
Questi idoli che avete preso come divinità possiedono forse gambe per camminare, così che esaudiscano le vostre richieste, oppure mani, così che possano difendervi con la forza, oppure occhi per vedere ciò che non vedete, così che vi informino, oppure orecchie per ascoltare ciò che vi è nascosto, così che vi raggiunga? Se tutto ciò non è valido, come potete adorarli sperando che vi portino benefici e allontanino da voi il male?!" Di', o Messaggero, a questi idolatri: "Invocate coloro che avete associato ad Allāh, poi tramate per farmi del male e non datemi tregua".
In verità, Colui che mi sostiene, che mi aiuta e che mi protegge è Allāh: Non imploro altri all'infuori di Lui e non ho timore dei vostri idoli. Lui è Colui che mi ha rivelato il Corano, guida per la gente; Lui è colui che tutela i Suoi sudditi pii, li protegge e li sostiene.
E gli idoli che voi invocate, o idolatri, non possono sostenervi, né possono sostenere se stessi; essi sono impotenti: Come potete invocarli all'infuori di Allāh?!
Se invocate, o voi idolatri, gli idoli che adorate all'infuori di Allāh per ottenere la buona guida, essi non ascolteranno le vostre suppliche e vedrai che possiedono occhi plasmati, ma si tratta di materia che non può vedere. Essi fabbricavano statue della forma di figli di Ǣdem o di animali; esse hanno braccia, gambe e occhi, ma sono rigide e prive di vita.
Accetta, o Messaggero, da parte della gente ciò che ti compiace e le azioni ed i comportamenti che sono loro più agevoli, e non costringerli a compiere cose contrarie ai loro costumi, poiché ciò li indurrà ad allontanarsi da te; e ordina di usare le migliori parole e di compiere le migliori azioni, e non curarti degli ignoranti: Trascura la loro ignoranza. Chi ti fa del male e ti priva di qualcosa, tu non privarlo di nulla.
E se avverti – o Messaggero – i sussurri di Satana, o sconforto nel compiere il bene, cerca rifugio presso Allāh e affidati a Lui: In verità, Lui è Ascoltatore di ciò che dici, Consapevole del fatto che ti sei rifugiato presso di Lui; Egli ti proteggerà da Satana.
In verità, coloro che temono Allāh obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti, se vengono afflitti dai sussurri di Satana e commettono peccato, rammentano la grandezza di Allāh e la Sua punizione nei confronti dei disobbedienti, e la Sua ricompensa nei confronti degli obbedienti, così si pentono dei loro peccati e si rivolgono al loro Dio, ed eccoli percorrere la Retta Via, abbandonare le condizioni in cui versavano e cessare di compiere ciò che compievano.
E i compagni dei demoni, tra malfattori e miscredenti, vengono indotti alla perdizione dai demoni stessi, commettendo peccati su peccati, e Satana non cessa di indurli alla perdizione, né i malfattori tra gli uomini cessano di sottomettersi e compiere azioni malvagie.
E se porti, o Messaggero, un Segno, essi ti rinnegano e sono avversi a ciò che dici; mentre se non porti loro un segno, dicono: "Non puoi portare un versetto inventato da te?!" Di' loro, o Messaggero: "Non mi si addice portarvi un segno da me inventato; devo seguire solo ciò che mi viene ispirato da Allāh, ovvero questo Corano che vi recito e che contiene prove da parte di Allāh, vostro Creatore e Amministratore dei vostri affari, e Guida e Misericordia per i Suoi sudditi credenti; tuttavia, coloro che non credono sono gli sviatori licenziosi.
E quando viene letto il Corano ascoltate la sua recitazione e non parlate, e non curatevi di nient'altro, affinché Allāh vi avvolga con la Sua Misericordia.
E menziona, o Messaggero, Allāh, il tuo Dio, con umiltà, modestia e timore; e fa in modo di mantenere un tono medio, né alto né basso, durante la tua preghiera all'inizio del giorno e al suo termine, a causa del prestigio di questi due momenti. Non essere tra coloro che non si curano di invocare Allāh l'Altissimo.
In verità gli angeli che sono presso il tuo Dio, o Messaggero, non si pongono al di sopra della Sua adorazione, gloria Sua: al contrario, si sottomettono con umiltà senza mai stancarsi, allontanando da Lui tutte le calunnie, notte e giorno, e solo a Lui si prosternano.