ترجمة سورة النّمل

الترجمة الإيطالية للمختصر في تفسير القرآن الكريم
ترجمة معاني سورة النّمل باللغة الإيطالية من كتاب الترجمة الإيطالية للمختصر في تفسير القرآن الكريم .
من تأليف: مركز تفسير للدراسات القرآنية .

Ţa, Sī'īnطسٓ, Lettere simili sono presenti all'inizio della Surat Al-Baqarah. Questi versetti che ti sono stati rivelati sono versetti del Corano: un libro chiaro e inequivocabile; chi vi riflette si renderà conto che proviene da Allāh.
Questi versetti guidano alla Retta Via che conduce a Lui, e dà il buon annuncio ai credenti in Allāh e ai Suoi messaggeri.
Coloro che compiono la Preghiera con devozione الَّذِينَ يُقِيمُونَ الصَّلَاةَ, ed elargiscono la Zakēt وَيُؤْتُونَ الزَّكَاةَ prelevando dai loro beni ai giusti destinatari, e che sono certi della ricompensa e della punizione nell'Aldilà وَهُمْ بِالْآَخِرَةِ هُمْ يُوقِنُون.
In verità, abbiamo abbellito ai miscredenti, coloro che non credono nell'Aldilà e nella ricompensa e nella punizione che esso prevede, le loro cattive azioni e hanno continuato a compierle; essi sono incerti: non riescono a trovare la Via della Rettitudine, né la Via del Trionfo.
Coloro che possiedono le caratteristiche menzionate subiranno la peggiore punizione, in vita, con l'uccisione o la prigionia, mentre nell'Aldilà saranno quelli che avranno più perduto, poiché avranno perso loro stessi e le loro famiglie, e nell'Aldilà resteranno per sempre nel Fuoco.
In verità – o Messaggero – ricevi questo Corano a te rivelato dal Saggio nella sua Creazione e nell'Amministrazione delle Sue Leggi, Sapiente, nulla Gli è nascosto riguardo gli interessi dei Suoi sudditi.
Rammenta, o Profeta, di quando Mūsā disse alla sua famiglia: "In verità, ho visto un fuoco, vi porterò notizie, dal luogo in cui si trova, che ci guidino, oppure vi porterò un tizzone con il quale riscaldarvi dal freddo".
E quando giunse presso il luogo dove aveva visto il fuoco, Allāh lo chiamò: "Che sia esaltato Colui che è nel Fuoco e gli angeli che vi sono attorno, elogiando il Dio dei Mondi e glorificandoLo con gli Attributi che Gli si addicono, lungi da ciò che Gli attribuiscono gli sviati"
Allāh gli disse: "O Mūsā, in verità Io sono Allāh, il Potente, Colui che non può essere vinto da nessuno, il Saggio nella mia Creazione, nella Mia amministrazione e nella Mia Legge.
Getta il tuo bastone. "Mūsā obbedì, e quando Mūsā vide che si muoveva come un serpente, fuggì e non tornò. Allāh gli disse: "Non temerlo, in verità i Miei messaggeri non devono temere né i serpenti né altri".
Ma chi ha fatto torto a se stesso, commettendo peccato, ma poi si è pentito di ciò, io sono Perdonatore nei Suoi confronti, Misericordioso con lui.
E infila la tua mano nell'apertura della camicia, vicino al collo, ed uscirà, dopo averla infilata, bianca come il ghiaccio e priva di lebbra; questo fa parte dei nove segni che provano la tua veridicità, i quali sono, oltre la mano, il bastone, gli anni, la mancanza di frutti, il diluvio, le cavallette, i pidocchi, le rane e il sangue, per il Faraone e il suo popolo: in verità è un popolo che si è allontanato dall'obbedienza dovuta ad Allāh con la sua miscredenza.
E quando giunsero loro questi evidenti segni, con i quali sostenemmo Mūsā, essi dissero: "Questi segni che ha portato Mūsā sono evidente magia".
E rinnegarono questi evidenti segni e non li accettarono, ma nel loro intimo erano certi che provenissero da Allāh, a causa della loro ingiusta e superbia nei confronti della verità. Rifletti – o Messaggero – su quale fu il destino dei malfattori in terra, a causa della loro miscredenza e dei loro peccati: li distruggemmo e li sterminammo tutti.
Concedemmo a Dāwūd e a suo figlio Suleymēn la Conoscenza, inclusa la conoscenza della lingua dei volatili; e Dāwūd e Suleymēn dissero, ringraziando Allāh l'Onnipotente: "Lode ad Allāh, che ci ha favorito rispetto a molti dei suoi sudditi credenti, concedendoci la profezia e l'abilità di asservire i Jinn e i demoni."
E Suleymēn ereditò la Profezia, la Conoscenza e il Regno da suo padre Dāwūd, e disse, menzionando le grazie di Allāh nei confronti suoi e di suo padre: "O gente, Allāh ci ha insegnato a comprendere il verso dei volatili, e ci ha insegnato ogni cosa che ha concesso ai profeti e ai Re; in verità, ciò che ci ha concesso Allāh, gloria Sua, è l'evidente ed inequivocabile onore"
Vennero radunati i suoi soldati tra uomini, Jinn e volatili, e vennero condotti impeccabilmente,
e continuarono ad essere condotti, finché non giunsero nella valle delle formiche (la terra del Levante, Al-Shām الشّام). Una formica disse: "O formiche, entrate nelle vostre case in modo che Suleymēn e i suoi soldati non vi distruggano senza volerlo; se sapessero della vostra esistenza, non vi calpesterebbero"
Quando Suleymēn udì le sue parole, sorrise per queste e disse, invocando il suo Dio, gloria Sua: "Dio mio, aiutami e sostienimi ad esserti grato per le Tue grazie che hai concesso a me e ai miei genitori, e aiutami a compiere opere buone che Ti compiacciano, e includimi nella Tua Misericordia assieme ai Tuoi sudditi pii."
Suleymēn controllò tutti i volatili, e non trovò l'Upupa الهدهد; disse: "Perché non vedo l'Upupa? C'è qualcosa che mi impedisce di vederla, o è assente?"
Disse, quando si accertò della sua assenza: "Gli infliggerò una dura punizione, oppure lo macellerò per la sua assenza, o dovrà portarmi una valida scusa per la sua assenza."
L'Upupa non si assentò per molto tempo. Quando giunse, disse a Suleymēn, pace a lui: "Sono venuto a conoscenza di cose che non sai. Giungo dalla gente di Saba con una notizia vera e indubbia".
In verità, ho trovato una donna a governarli, alla quale è stato concesso tutto il potere e il regno, e possiede un trono maestoso dal quale amministra tutti gli affari del suo popolo.
Ho trovato questa donna, e ho trovato il suo popolo prostrarsi al sole, all'infuori di Allāh L'Altissimo; e Satana ha abbellito loro la condizione di idolatria e peccato in cui versano e così li ha sviati dalla Retta Via e non riescono a trovare il Suo sentiero.
Satana ha abbellito loro gli atti di idolatria e i peccati, in modo che non si prostrassero dinanzi ad Allāh l'Unico, Colui che fa scendere la pioggia che ha nascosto nei cieli e le piante che ha nascosto nella terra; ed è Consapevole delle azioni che nascondete e che mostrate; nulla di tutto ciò Gli è nascosto.
Allāh, nessuna divinità viene realmente adorata all'infuori di Lui, Dio del Maestoso Trono.
Suleymēn, pace a lui, disse all'Upupa: "Vedremo se hai detto la verità oppure se sei uno di coloro che raccontano bugie".
Così Suleymēn scrisse un messaggio, lo consegnò all'Upupa e gli disse: "Vai con questo mio messaggio e consegnalo al popolo di Seba, e fatti da parte, in modo che tu possa ascoltare ciò che dicono a riguardo".
La regina ricevette il messaggio e disse: "O cortigiani, in verità mi è stata consegnato un messaggio gentile e prezioso"
Il contenuto di questo messaggio inviato da Suleymēn inizia con: "In nome di Allāh, il Compassionevole, il Misericordioso.
Non siate arroganti, e venite a me obbedienti e sottomessi all'unicità di Allāh e all'abbandono della condizione di idolatria in cui versate e a cui vi ho invitato, mentre adoravate il Sole assieme a Lui.
La regina disse: "O cortigiani e signori, datemi un buon consiglio sulla decisione che dovrò prendere, poiché non prendo una decisione finché non siate presenti e non diate il vostro parere"
Le dissero i cortigiani del suo popolo: "Siamo una grande potenza e siamo feroci guerrieri; la decisione spetta a te, ordina ciò che vuoi e noi saremo in grado di realizzarlo".
La regina disse: "In verità, i re, quando entrano in un villaggio, lo distruggono con l'omicidio, il saccheggio e la depredazione, e rendono i suoi signori miseri, dopo che furono illustri e inarrivabili; questo è ciò che fanno i sovrani quando sconfiggono gli abitanti di un villaggio, per mostrare la loro potenza e per incutere timore negli animi.
In verità, invierò a colui che ha inviato questo messaggio e al suo popolo un dono, così da valutare ciò che porterà il messaggero al suo ritorno.
Quando il suo messaggero e i suoi compagni giunsero da Suleymēn, consegnandogli il dono, Suleymēn si meravigliò del dono, dicendo: "Mi donate ricchezze affinché non prenda decisioni contro di voi? La Profezia, il Regno e la ricchezza che Allāh mi ha concesso sono migliori dei vostri doni; piuttosto, siete voi a gioire se vi vengono donate cose effimere di questo mondo"
Suleymēn, pace a lui, disse al suo messaggero: "Torna da loro con il dono che hai portato; giungeremo da lei e dal suo popolo con un esercito che non saranno in grado di affrontare, e li espelleremo da Saba, umiliati e denigrati, dopo aver goduto di prestigio, se non vengono sottomessi al mio cospetto.
Suleymēn, pace a lui, disse, parlando ai suoi cortigiani: "O cortigiani, chi mi porterà il trono del suo regno prima che giungano al mio cospetto sottomessi?"
Gli rispose un potente Jinn, dicendo: "Ti porterò il suo trono prima che tu faccia in tempo ad alzarti dal concilio in cui sei impegnato, e, in verità sono capace di portartelo e lo porterò integro, senza farne mancare nulla".
Disse un uomo pio e sapiente presso Suleymēn, che aveva conoscenza del Libro e del Nome più sublime dei Nomi di Allāh, con il quale, quando si invoca Allāh, Egli esaudisce immediatamente: "Te lo porterò prima che tu possa battere ciglio, poiché, non appena invocherò Allāh, Egli lo porterà". Così invocò, e Allāh esaudì la sua invocazione. Quando Suleymēn vide il trono di lei posato dinanzi a lui, disse: "Questa è una delle grazie del mio Dio, gloria Sua, per mettermi alla prova, verificando se io sia grato per le Sue grazie o se le rinneghi; e chi è grato ad Allāh, in verità è lui a trarre beneficio da ciò. Allāh non ha bisogno della gratitudine dei Suoi sudditi; e chi rinnega le grazie di Allāh e non è grato, in verità il Mio Dio è L'Autosufficiente, la gratitudine non gli porta alcun beneficio; Benevolo, la Sua benevolenza e la Sua grazia raggiungono anche chi le rinnega."
Suleymēn, pace a lui, disse: "Modificate l'aspetto del trono del suo regno, così vedremo se lo riconoscerà oppure se è una di coloro che non riconoscono le proprie cose"
Quando la regina di Seba giunse al cospetto di Suleymēn, le fu detto, per metterla alla prova: "è simile a questo il tuo trono?" Rispose senza aggiungere nulla: "È simile a questo". Suleymēn disse: "Allāh ci ha concesso la sapienza prima di concederla a lei, poiché è capace di realizzare cose simili, e poiché eravamo sottomessi agli ordini di Allāh, a Lui obbedienti".
E ciò che la sviò dall'Unicità di Allāh fu ciò che adorava all'infuori di Allāh, seguendo il suo popolo e imitandolo: in verità, faceva parte di un popolo miscredente nei confronti di Allāh, e lei era miscredente come loro.
Le fu detto: "Entra nel palazzo, il cui pavimento è simile al soffitto". Quando lo vide, pensò fosse acqua, e sollevò il suo abito per attraversarlo. Suleymēn disse, pace a lui: "In verità, è un pavimento di vetro levigato", e la invitò all'Islam, e lei accettò il suo invito, dicendo: "Dio mio, in verità ho fatto torto a me stessa associando altri a Te, e mi sono sottomessa, assieme a Suleymēn, ad Allāh, Dio di tutto il Creato".
Inviammo a Thamūd il loro fratello di sangue Sāleħ, pace a lui: "Adorate Allāh solo"; ed eccoli, dopo il suo invito, dividersi in due fazioni: una fazione credente e un'altra miscredente, che disputavano riguardo chi fosse sulla Retta Via.
Disse loro Sāleħ, pace a lui: "Perché affrettate la punizione prima della misericordia? Non sarebbe meglio chiedere perdono ad Allāh per i vostri peccati, nella speranza che abbia pietà di voi?"
Il suo popolo gli disse, ostinato e contrario alla verità: "Tu e i credenti che ti accompagnano siete per noi di malaugurio". Sāleħ, pace a lui, disse loro: "Il malaugurio che avete respinto non vi salverà dalle disgrazie: la Conoscenza di ciò risiede presso Allāh; nulla Gli è nascosto. Piuttosto, siete un popolo che viene messo alla prova tramite le grazie che vi concede e le disgrazie che vi affliggono."
E nella città di Ħijr vi erano nove uomini che diffondevano la corruzione in terra con la miscredenza e i peccati, e non miglioravano le loro condizioni con la fede e le buone azioni.
Si dissero l'un l'altro: "che ciascuno di voi giuri su Allāh che lo visiteremo, nella sua casa, di notte, li uccideremo e poi diremo ai suoi famigliari: non eravamo presenti all'omicidio di Sāleħ e della sua famiglia; in verità, siamo sinceri in ciò che affermiamo."
E pianificarono una trama segreta per uccidere Sāleħ e i suoi seguaci credenti, mentre Noi tramavamo per aiutarlo, sostenerlo e salvarlo dalle loro trame, e sterminammo i miscredenti del suo popolo, a loro insaputa.
Rifletti, o Messaggero, su quale fu il destino dei loro piani e delle loro trame. In verità, li sradicammo con una punizione, da parte nostra, e così vennero distrutti fino all'ultimo.
Ed ecco le mura e i tetti delle loro case crollare, e si svuotarono dei loro abitanti a causa della loro ingiustizia. In verità, la punizione che subirono a causa della loro ingiustizia è un esempio per il popolo credente; sono questi ultimi a prendere atto dei Segni.
E salvammo quelli del popolo di Sāleħ, pace a lui, che credettero in Allāh, coloro che temettero Allāh obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti.
E rammenta – o Messaggero – di Lūţ, quando disse al suo popolo, rimproverandoli e prendendo le distanze: "Voi compiete azioni nefande, ovvero la sodomia, nei vostri raduni, senza alcuna decenza?!"
Frequentate gli uomini invece delle donne e non vi curate della purezza e dei figli: in verità, soddisfate il desiderio selvaggio; piuttosto, siete un popolo ignorante riguardo la fede, la purezza e la lontananza dai peccati a cui dovete attenervi.
Il suo popolo non rispose altro che: "Esiliate la famiglia di Lūţ dal vostro villaggio, in verità sono persone che aspirano alla purezza, dissociandosi dalle nefandezze e dagli impuri". Dissero ciò deridendo i famigliari di Lūţ, che non condividevano le nefandezze da loro commesse, anzi se ne astenevano.
• E salvammo lui e la sua famiglia, tranne sua moglie, che decretammo restasse con i puniti, in modo da essere parte dei condannati.
E facemmo piovere su di loro pietre dal cielo, ed fu una terribile pioggia mortale per coloro che avvertimmo della punizione, ma non ascoltarono.
Di', O Messaggero: "Lode ad Allāh per la Sua grazia, e per la salvezza dalla Sua punizione che ha inflitto al popolo di Lūţ e Sāleħ, e ai compagni del Profeta(di loro), la pace sia su di lui. Allāh dice loro e meglio Allāh colui che è adorato veramente, colui che detiene il regni di ogni cosa o quelli che sono adoratori di idolatri che non portano nulla di utile ne creano danni ?!
O Colui che ha creato i cieli e la terra senza precedenti, e che vi ha fatto scendere dal cielo - o gente - l'acqua piovana, con la quale abbiamo fatto sorgere giardini belli e incantevoli; voi non potete far germogliare le piante di quei giardini, poiché non siete in grado di farlo, mentre Allāh è Colui che le ha fatte germogliare. Vi è forse una divinità che ha compiuto ciò assieme ad Allāh?! No, piuttosto sono persone che deviano dalla Verità, comparando il Creatore alle creature, ingiustamente.
Oppure Colui che ha reso la terra una dimora fissa, che non si destabilizza per ciò che vi è al di sopra, e che stabilì in essa fiumi che vi scorrono, e vi stabilì montagne salde, e stabilì tra i due mari, salato e dolce, una barriera che impedisce che si mescolino le acque salate e dolci, affinché non si corrompa, così da non essere più potabile. Vi è forse una divinità che ha compiuto ciò assieme ad Allāh?! No, ma la maggior parte di loro non lo sa; se sapessero, non avrebbe associato ad Allāh nessuna Sua creatura.
O Colui che esaudisce l'afflitto o chi si trova in grave difficoltà, quando lo invoca, e che concede sollievo per le malattie e miserie che affliggono le persone, o altro; e che vi rende eredi della terra, succedendovi l'uno dopo l'altro, generazione dopo generazione. Vi è forse una divinità che ha compiuto ciò assieme ad Allāh?! No, è raro che ne prendiate atto e ve ne convinciate.
O chi vi guida nell'oscurità della terra e nell'oscurità del mare, avendo stabilito le stelle come riferimenti, e Colui che invia i venti che annunciano l'arrivo della pioggia, tramite i quali ha misericordia dei Suoi sudditi. Vi è forse una divinità che ha compiuto ciò assieme ad Allāh?! Gloria ad Allāh, Egli è molto al di sopra delle Sue creature che Gli associano.
O Colui che diede inizio alla creazione a partire dall'utero, stadio dopo stadio, e che poi lo fa rivivere, dopo averlo fatto morire; oppure Colui che vi concede sostentamento dal cielo con la pioggia che da esso scende, e che vi sostiene tramite la terra, con le piante che da essa sorgono. Vi è forse una divinità che ha compiuto ciò assieme ad Allāh?! Di', o Messaggero, a questi idolatri: "Portate le prove dell'idolatria che sostenete, se siete sinceri nelle vostre affermazioni di essere sulla Retta Via".
Di', o Messaggero: "Né gli angeli in cielo, né gli uomini in terra conoscono l'Ignoto, ma è Allāh solo a conoscerlo; nessuna creatura che vi è nei cieli e in terra sa quando verrà resuscitata per il Rendiconto, ma solo Allāh ne è a conoscenza".
Oppure la loro conoscenza ha raggiunto l'Aldilà, così da esserne certi? No, piuttosto sono dubbiosi e confusi riguardo l'Aldilà, anzi i loro animi sono ciechi dinanzi ad esso.
I rinnegatori dissero, rifiutando: "Quando moriremo e saremo polvere, è forse possibile che saremo fatti tornare in vita?
Queste promesse ci sono già state fatte, e così sono state fatte ai nostri antenati, in precedenza, che verremo tutti resuscitati; non abbiamo constatato la veridicità di quella promessa. Cos'è questa promessa che è stata fatta a noi tutti se non una menzogna che gli antichi hanno scritto nei loro libri?
Dì, o Messaggero, a coloro che negano la Resurrezione: "Vagate in qualsiasi parte della terra e riflettete su quale fu la fine dei criminali che rinnegavano la Resurrezione: li distruggemmo tutti a causa della loro rinnegazione".
Non rattristarti per l'avversità degli idolatri al tuo invito, e non affliggerti per le loro trame: Allāh è tuo sostenitore contro di loro.
E i miscredenti del tuo popolo che rinnegano la Resurrezione dicono: "Quando si realizzerà la punizione che tu e i credenti ci avete promesso, se siete sinceri in ciò che affermate?"
Dì loro, o Messaggero: "Potrebbe essere più vicina della punizione che affrettate".
E, in verità, il tuo Dio – o Messaggero – è colmo di grazie nei confronti della gente, non li indirizza con la punizione, nonostante le condizioni di miscredenza e peccato in cui versano, ma la maggior parte della gente non è grata ad Allāh per le grazie di cui gode.
E, in verità, il tuo Dio è Consapevole di ciò che nascondono i cuori dei Suoi sudditi, e di ciò che mostrano; nulla di ciò Gli è nascosto e li giudicherà per questo.
Ogni cosa di cui la gente è ignara, nei cieli, o di cui è ignara in terra, è contenuta in un chiaro Libro, ovvero la Matrice del Libroاللّوح المحفوظ.
In verità, questo Corano rivelato a Muħammed (pace e benedizioni di Allāh sia su di lui ﷺ) chiarisce ai Figli d'Isrāīl la maggior parte delle questioni su cui discordano e mostra la loro perdizione.
In verità, esso è guida e misericordia per i credenti che si attengono al suo contenuto.
In verità, il tuo Dio – o Messaggero – giudicherà la gente, credenti e miscredenti, nel Giorno della Resurrezione, tramite la Sua Legge e la Sua Giustizia, e sarà misericordioso con il credente, mentre punirà il miscredente; ed Egli è il Potente, Colui che si vendica dei Suoi nemici; nessuno può vincerLo; il Sapiente, Colui che non sarà in dubbio su chi è nel giusto e chi non lo è.
Dunque, affidati ad Allāh e dipendi da Lui in tutti i tuoi affari; in verità, sei sulla chiara Retta Via.
In verità – o Messaggero – non puoi indurre ad ascoltare coloro i cui cuori sono morti a causa della loro miscredenza nei confronti di Allāh, e non puoi far ascoltare ai sordi ciò a cui li inviti, se ti sono avversi.
Non puoi guidare colui il cui animo è cieco dinanzi alla verità; non rattristarti e non affliggerti per loro: La tua predica non verrà ascoltata se non da coloro che credono nei Nostri versetti e che vengono guidati agli ordini di Allāh.
E quando giungerà il momento della punizione, a causa della loro perseveranza nei peccati, e non saranno rimasti che i peggiori, tra la gente, riveleremo, quando giungerà il momento, uno dei grandi Segni dell'Ora, ovvero un animale che parlerà, in terra, e che la gente potrà comprendere, e dirà loro che la gente non credette ai Nostri Segni che rivelammo ai Nostri profeti.
Rammenta, o Messaggero, il Giorno in cui raduneremo, per ogni popolo, alcune loro autorità che rinnegavano i Nostri Segni: verranno radunati dal primo all'ultimo e saranno condotti al Rendiconto.
E continueranno ad essere condotti, finché non giungeranno al luogo del loro rendiconto, e Allāh dirà loro, rimproverandoli: "Avete forse rinnegato i Miei Segni, che provano la Mia Unicità e che contengono la Mia Legge, mentre non avevate prove che fossero falsi, così da poterli smentire facilmente?! Oppure cosa avete fatto: Avete creduto o avete rinnegato?!"
Sono stati puniti a causa della loro ingiustizia e miscredenza nei confronti di Allāh, e per aver rinnegato i Suoi Segni; e così non pronunciarono parole per difendersi, poiché non ne furono capaci, a causa dell'invalidità dei loro argomenti.
Questi rinnegatori della Resurrezione non osservano forse che abbiamo stabilito la notte in modo che si riposino, durante il loro sonno, e che rendemmo il giorno luminoso in modo che possano vedere e possano impegnarsi nei loro affari?! In verità, quella morte che si ripete, e il risveglio, dopo di essa, è un chiaro Segno per il popolo credente.
E rammenta – o Messaggero – del Giorno in cui l'Angelo addetto a soffiare nel corno soffierà per la seconda volta, e così saranno terrorizzati tutti coloro che sono nei cieli e in terra, all'infuori di colui che Allāh avrà liberato dal terrore, per Sua grazia; e tutte le creature di Allāh verranno, in quel Giorno, obbedienti e umili.
E vedrai le montagne, in quel giorno, come fossero fisse, immobili, ma in realtà correranno veloci come le nuvole: Creazione di Allāh; Egli è Colui che le muove; in verità, Egli è Consapevole delle vostre azioni, nessuna vostra azione Gli è nascosta e vi giudicherà per esse.
Coloro che verranno, nel Giorno del Giudizio, con la fede e le buone azioni, otterranno il Paradiso, e saranno certi che Allāh li salverà dal terrore, nel Giorno della Resurrezione.
E coloro che verranno con la miscredenza e il peccato otterranno il fuoco, e saranno gettati sui loro volti, e verrà detto loro, rimproverandoli e denigrandoli: "Non state forse ottenendo la ricompensa degli atti di miscredenza e i peccati che compivate in vita?!"
Di' loro, o Messaggero di Allāh: "In verità, mi è stato ordinato di adorare il Dio della Mekkah, Colui che l'ha resa sacra, affinché non venga versato il sangue in essa, e che a nessuno venga fatto del male in essa, e affinché nessun animale selvatico di quel luogo venga cacciato, e i suoi alberi non vengano tagliati; e a Lui, gloria Sua, appartiene il Regno di ogni cosa; e mi è stato ordinato di essere tra i sottomessi ad Allāh e tra coloro che sono stati guidati a Lui tramite l'obbedienza Lui dovuta.
E mi è stato ordinato di recitare il Corano alla gente. Chi viene guidato da esso e si attiene al suo contenuto ne trae giovamento; mentre di' a chi se ne svia e devia dal suo contenuto e rinnega, e non si attiene a ciò che contiene: "In verità, io non sono altro che un ammonitore; vi avverto della punizione di Allāh, e la vostra buona guida non dipende da me".
Dì, o Messaggero: "Lode ad Allāh per le sue innumerevoli grazie: Allāh vi mostrerà i Suoi segni nelle vostre anime e nei cieli e in terra, e il sostentamento, così acquisirete una conoscenza che vi guidi a sottomettervi alla verità; e il tuo Dio non è ignaro di ciò che fate; al contrario, Egli ne è Consapevole; nulla di ciò Gli è nascosto e vi giudicherà per questo".
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