ترجمة سورة طه

الترجمة الإيطالية للمختصر في تفسير القرآن الكريم
ترجمة معاني سورة طه باللغة الإيطالية من كتاب الترجمة الإيطالية للمختصر في تفسير القرآن الكريم .
من تأليف: مركز تفسير للدراسات القرآنية .

Ţa-He طه Lettere simili sono presenti all'inizio di Surat Al Beǭarah.
Non ti abbiamo rivelato – o Messaggero – il Corano, affinché fosse per te un fardello, a causa dell'avversità del tuo popolo e per il fatto che non ti abbiano creduto.
Lo abbiamo rivelato solo come monito rivolto a coloro che Allāh guida ad aver timore di Lui.
Lo ha rivelato Allāh, Colui che creò la Terra e che creò gli alti Cieli: questo è Nobile Corano, poiché è stato rivelato dal Nobile.
Il Compassionevole si sollevò sul Trono in un modo che si addice alla Sua maestà, Gloria Sua, L'Altissimo.
A Lui solo, gloria Sua, appartiene ciò che vi è nei cieli e ciò che vi è in terra, e le creature che sono nel sottosuolo, la loro creazione, autorità e amministrazione.
In verità, dichiara ad altra voce, o Messaggero pace e benedizioni di Allāh su di lui ﷺ, oppure a bassa voce: "Egli, gloria Sua, sa tutto: conosce il mistero di ciò che è nascosto e il mistero dell'animo; nulla Gli è nascosto.
Allāh, non vi è altra divinità che venga realmente adorata all'infuori di Lui; a Lui solo spettano i sublimi Attributi.
“E ti è giunta, o Messaggero, la storia di Mūsā, figlio di Imrān, pace a Lui?”
Quando vide un fuoco, durante il suo viaggio, disse alla sua famiglia: "Restate qui, in verità ho visto un fuoco; forse potrò portare un tizzone, o trovare chi mi guidi alla via giusta ".
Quando giunse al fuoco, Allāh, gloria Sua, lo chiamò, dicendo: "O Mūsā
In verità io sono il tuo Dio: Togliti i calzari per prepararti a dialogare con Me; in verità, sei nella valle Sacra di Ţuwā.”
E, in verità, ti abbiamo prescelto – o Mūsā – per trasmettere il Mio messaggio: ascolta ciò che ti viene rivelato.
E, in verità, Io sono Allāh, nessuno viene realmente adorato all'infuori di Me: adora Me solo, e pratica la Preghiera con devozione, così da menzionarmi durante essa.
In verità, L'Ora è indubbiamente incombente, benché la nasconda: nessuna creatura conosce il momento della sua venuta, ma ne conoscono i segni tramite le informazioni di cui li hanno informati i Profeti, affinché ogni anima possa essere giudicata secondo ciò che ha compiuto, sia bene che male.
Non far sì che tu venga sviato dal credervi e dal prepararti a ciò con buone azioni; colui che non vi crede è miscredente e segue i peccati che la sua anima desidera, e la sua anima venga distrutta a causa di quei misfatti.
E cosa tieni nella tua mano destra, o Mūsā?
Mūsā pace a lui disse: "Il mio bastone, a cui mi appoggio quando cammino e con il quale colpisco le piante in modo che cadano le foglie per il mio gregge, e che ha altri usi che non ho citato".
Allāh disse: "Gettalo, o Mūsā ".
Mūsā lo gettò, ed esso si trasformò in un serpente che strisciava veloce e agile
Allāh disse a Mūsā, pace a lui: "Afferra il bastone e non temere che si sia trasformato in un serpente, poiché, se lo afferri, lo riporteremo alla sua forma precedente".
E poni la mano sotto l'ascella, diventerà bianca, ma priva di lebbra: il tuo secondo segno.
Ti abbiamo mostrato questo due segni per mostrarti – O Mūsā – alcuni dei Nostri grandi segni, che testimoniano la nostra Potenza, e che, in verità, tu sei un Messaggero da parte di Allāh.
Vai, o Mūsā, dal Faraone; in verità egli ha superato il limite della miscredenza e dell'arroganza nei confronti di Allāh.
Mūsā disse, pace a lui: "O Dio mio, rinsalda il mio cuore, aiutandomi a sopportare le sofferenze,
e agevola la mia missione
e aiutami ad esprimermi con la migliore pronuncia,
in modo che comprendano le mie parole quando comunicherò loro il Tuo messaggio.
E stabilisci per me un aiutante, tra i miei famigliari, che mi aiuti nei miei compiti,
Hārūn, figlio di 'Imrān, mio fratello,
che mi sostenga
e rendilo mio compagno nella missione
in modo che possiamo LodarTi e GlorificarTi molto
e menzionarti ripetutamente.
In verità, Tu sei Vigile su di noi: nulla delle nostre condizioni Ti è nascosto.
Allāh disse: "Abbiamo esaudito la tua supplica, o Mūsā
e ti abbiamo già concesso una grazia, in passato.
Quando suggerimmo a tua madre ciò che le suggerimmo, tramite cui Allāh ti protesse dalle trame del Faraone.
E le ordinammo, quando le suggerimmo ciò: "Ponilo in un baule, dopo la sua nascita, e lascia il baule in mare: Il mare lo porterà alla riva, per Nostro decreto, e lo raccoglierà un suo e Mio nemico, il Faraone". E ho fatto in modo che ti amassero, e così la gente ti amò; e ho fatto in modo che venissi educato sotto la Mia tutela, la Mia protezione e la Mia vigilanza.
Quando tua sorella uscì inseguendo il baule, e disse a coloro che lo raccolsero: "Volete che vi informi di chi lo protegge, lo allatta e lo educa?", ti graziammo per averti restituito a tua madre, affinché gioisse per il tuo ritorno, e non fosse triste a causa tua. E uccidesti un egiziano a cui desti un colpo, e ti graziammo ancora, salvandoti dalla punizione, e ti salvammo continuamente, a ogni tentazione che incontravi. Così partisti e rimanesti diversi anni nella tribù di Medyen, dopodiché giungesti, nel momento che stabilimmo, per parlarti, o Mūsā.
E ti scelsi come Messaggero da parte Mia, che comunicasse alla gente ciò che ti ho rivelato.
Partite, o Mūsā, tu e tuo fratello Hārūn, con i Nostri Segni, che testimoniano la Nostra Potenza e la Nostra Unicità, e non esitare ad invitare la gente a Me e ad adorarmi.
Andate dal Faraone: in verità ha superato i limiti della miscredenza e della superbia verso Allāh.
Parlategli con un linguaggio moderato, privo di aggressività, nella speranza che si ravveda, tema Allāh e si penta.
Mūsā e Hārūn dissero, pace a loro: "In verità, noi temiamo che Egli affretti la punizione prima che la nostra predica lo raggiunga, o che superi i limiti dell'ingiustizia, uccidendoci o facendo altro"
Allāh disse loro. "Non temete, in verità Io sono con voi con il sostegno e l'aiuto; sentirò e vedrò ciò che accadrà tra voi e lui"
Andate da lui e ditegli: "Noi siamo i messaggeri del tuo Dio, o Faraone: Manda con noi i figli di Isrāīl, e non punirli uccidendo i loro figli e rendendo schiave le loro donne; ti abbiamo portato una prova, da parte del tuo Dio, che siamo veritieri, e la salvezza dalla punizione di Allāh per il credente che ha seguito il Sentiero di Allāh"
In verità, ci è stato ispirato da Allāh che la punizione, in vita e nell'Aldilà, attende colui che smentisce i Segni di Allāh e che è avverso a ciò che hanno comunicato i Suoi messaggeri.
Il Faraone disse, rifiutando ciò che comunicarono: "Chi è il vostro Dio, che insinuate sia Colui che vi ha inviato a me, o Mūsā?"
Mūsā disse: "Il nostro Dio è Colui che ha donato ad ogni cosa la sua immagine e che l'ha plasmata nella giusta forma, e che poi ha guidato le creature a ciò che creò per loro"
Il Faraone disse: "Cosa ne è stato dei popoli precedenti che hanno vissuto da miscredenti?"
Mūsā, pace a lui, disse al Faraone: "La Conoscenza delle condizioni di quei popoli risiede presso il Mio Dio, ed è annotata nella Matrice del Libro اللّوح المحفوظ: il mio Dio non sbaglia nella Sua Conoscenza delle loro condizioni, e non le dimentica".
Presso il mio Dio, Colui che estese per voi la terra affinché la abitaste, e che stabilì in essa sentieri facili da percorrere, e che fece scendere dal cielo acqua piovana; e abbiamo fatto spuntare, tramite quell'acqua, vari tipi di piante.
Mangiate, o gente, delle bontà che abbiamo fatto spuntare, e fate pascolare il vostro bestiame. In verità, le grazie menzionate sono prove della Potenza di Allāh e della Sua Unicità, per coloro che riflettono.
Creammo, dalla terra, il vostro padre Ǣdem, pace a lui, e in essa vi riportiamo, seppellendovi alla vostra morte, e da essa vi faremo risorgere, nel Giorno della Resurrezione.
Mostrammo al Faraone tutti i Nostri nove Segni; li vide, ma li rinnegò e rifiutò di accettare la fede in Allāh.
Il Faraone disse: "Sei forse venuto per farci uscire dall'Egittoمصر con le magie che hai portato, o Mūsā, al fine di appropriarti del Regno?"
Ti porteremo, o Mūsā, delle magie simili alla tua. Fissa un incontro, tra noi, a una data e un luogo precisi, a cui non mancheremo né noi né tu, e che sia un luogo a metà strada tra le due fazioni.
Mūsā, pace a lui, disse al Faraone: "L'incontro tra noi e voi avverrà nel giorno della festa, ovvero il giorno in cui la gente si radunerà in tarda mattinata"
Il Faraone voltò le spalle e se ne andò, e preparò le sue trame e le sue astuzie, poi giunse alla data e al luogo prestabiliti per il confronto.
Mūsā disse, avvertendo i maghi del Faraone: "State in guardia, non inventate menzogne riguardo Allāh con la magia con la quale ingannate la gente: Subirete la punizione, da parte Sua, e perderà colui che inventa menzogne riguardo Allāh"
E i maghi si consultarono e mormorarono, quando ascoltarono le parole di Mūsā, pace a lui.
Dissero alcuni maghi agli altri, di nascosto: "In verità Mūsā e Hārūn sono maghi: vogliono espellervi dall'Egitto con la magia che hanno portato e vogliono eliminare le vostre grandi tradizioni e il vostro culto più elevato.
Siate coesi e non scontratevi, e avanzate in file serrate, e gettate ciò che avete tutto in una volta. Oggi verrà raggiunto lo scopo di sconfiggere il nemico.
I maghi dissero a Mūsā, pace a lui: "O Mūsā, scegli una delle due possibilità: lancia la tua magia per primo, oppure saremo noi a farlo".
Mūsā, pace a lui, disse: "Lanciate ciò che avete per primi". Lanciarono ciò che avevano, ed ecco che le corde e i bastoni che lanciarono sembrarono a Mūsā dei serpenti che si muovevano rapidamente, a causa della loro magia."
Mūsā nascose il timore di ciò che fecero.
Allāh disse a Mūsā, pace a lui, rassicurandolo: "Non aver timore di ciò che hai visto, o Mūsā, in verità, o Mūsā, sarai tu a ottenere la vittoria e ad essere sostenuto".
E getta il bastone che hai nella tua mano destra, e diverrà un serpente che divorerà i prodotti delle loro magie, poiché ciò che hanno prodotto non è altro che una trama magica, e il mago non raggiungerà mai il suo fine.
E Mūsā gettò il suo bastone, e si trasformò in serpente, che divorò ciò che avevano prodotto i maghi. I maghi si prosternarono ad Allāh, quando capirono che ciò che possedeva Mūsā non era magia, ma, in verità, proveniva da Allāh. Dissero: "Crediamo nel Dio di Mūsā e Hārūn, Dio di tutto il Creato".
Il Faraone disse, rinnegando la fede dei maghi e minacciandoli: "Avete creduto in Mūsā prima che vi autorizzassi a farlo?! In verità, Mūsā è il vostro capo, o maghi, colui che vi ha insegnato la magia; taglierò a ciascuno di voi piede e mano da lati opposti e crocifiggerò i vostri corpi sui tronchi delle palme fino alla morte, così da rendervi un esempio per gli altri. In quel momento, vedrete quale punizione è la più dura e duratura, la mia, o quella del Dio di Mūsā.
I maghi dissero al Faraone: "Non preferiamo seguire te, o Faraone, ma seguire i Segni evidenti che ci sono pervenuti, e non ti preferiamo ad Allāh, Colui che ci ha creati. Fa' di noi ciò che vuoi: Hai autorità su di noi solo in questa vita effimera, e la tua autorità terminerà".
In verità, abbiamo creduto al nostro Dio, sperando che cancelli i nostri peccati passati, come la miscredenza e altri, e che cancelli i nostri peccati di stregoneria, che siamo stati costretti a imparare e praticare, e, con essa, a scontrarci con Mūsā; e Allāh ci ha promesso la migliore ricompensa, e la Sua punizione è più duratura, secondo ciò di cui ci ha avvertito.
In verità, ciò che accadrà è che chiunque giungerà presso il Suo Dio, nel Giorno della Resurrezione, da miscredente, otterrà l'Inferno, in cui sarà introdotto e in cui resterà in eterno; non morirà, liberandosi dalla punizione, e non vivrà una vita agiata
E chiunque giungerà presso il suo Dio da credente, nel Giorno della Resurrezione, e avrà compiuto buone azioni, coloro che hanno queste grandi qualità avranno dimore prestigiose e gradi elevati.
Quei ranghi, nei Paradisi, saranno residenze sotto i cui palazzi scorrono fiumi, dove resteranno in eterno. La ricompensa menzionata è la ricompensa di tutti coloro che sono stati purificati dalla miscredenza e dai peccati.
E ispirammo a Mūsā: "Fai fuggire i Miei sudditi dall'Egitto مصر, durante la notte, in modo che non se ne accorga nessuno, e crea per loro una strada aperta nel mare, dopo aver colpito l'acqua con il tuo bastone, in tutta sicurezza; non avere timore che il Faraone e i suoi cortigiani ti raggiungano, e non temere di annegare in mare
Il faraone li inseguì accompagnato dai suoi soldati, così il mare sommerse lui e i suoi soldati, e li sommersero inoltre cose che nessuno conosce, tranne Allāh: annegarono e morirono tutti, e si salvarono solo Mūsā e quelli che erano con lui.
E il Faraone sviò il suo popolo con la miscredenza che abbellì ai loro occhi, e li ingannò con la falsità, e non li guidò alla Retta Via
E Noi dicemmo ai Figli d'Isrāīl, dopo averli salvati dal Faraone e dai suoi soldati: "O Figli d'Isrāīl, vi abbiamo salvato dal vostro nemico, e vi abbiamo promesso che avremmo parlato a Mūsā dal lato destro della valle, vicino al monte Ṭūr; e quando eravate in diaspora abbiamo fatto scendere su di voi delle grazie: bevande dolci come il miele e piccoli uccelli dalla carne buona, simili alle quaglie.
Mangiate di queste delizie che fanno parte del sostentamento lecito che vi abbiamo donato, e non andate oltre ciò che vi abbiamo permesso, attenendovi a ciò che vi abbiamo proibito, altrimenti incorrerete nella Mia ira, e chi incorre nella Mia ira sarà distrutto e sarà infelice sia in questo mondo che nell'Aldilà.
E, in verità, perdono molto e sono indulgente nei confronti di colui che si pente dinanzi a Me e che crede, e che compie buone azioni, e che poi percorre la Retta Via.
E cosa ti ha reso impaziente nei confronti del tuo popolo – o Mūsā – così da anticiparli, lasciandoli dietro di te?!
Mūsā, pace a lui, disse: "Eccoli dietro di me, mi seguiranno; ho anticipato il mio popolo per venirTi incontro al fine di compiacerti, in modo che fossi soddisfatto della mia fretta".
Allāh disse: "In verità, abbiamo tentato il tuo popolo, coloro che hai lasciato alle tue spalle, praticando il culto del vitello. Colui che li ha invitati ad adorarlo è Al-Samirì, e così li ha sviati"
Mūsā tornò al suo popolo, adirato e rattristato, e disse, pace a lui: "O popolo, Allāh non vi ha forse fatto una buona promessa che vi rivelerà la Torāh, e che vi farà entrare in Paradiso? Ve ne siete forse dimenticati, perché è un avvenimento lontano, oppure avete desiderato, con questo vostro comportamento, di incorrere nell'ira del vostro Dio e di subire la Sua punizione?! Per questo avete tradito la promessa che mi avete fatto di restare saldi nell'obbedienza finché non sarei tornato da voi?!
Il popolo di Mūsā disse: "Abbiamo disatteso la promessa che ti abbiamo fatto non per nostra scelta, ma per necessità; abbiamo portato carichi e pesi dei gioielli del Faraone, e li abbiamo gettati in un fosso per liberarcene; non appena li abbiamo gettati nel fosso, anche Al-Samirì gettò della terra dove poggiò lo zoccolo del cavallo di Jibrīl, pace a lui".
Così Al-Samirì trasse, da quei gioielli dei Figli di Isrāīl, un corpo di vitello senza anima, che non muggiva come i bovini. Dissero coloro che vennero ingannati da ciò che produsse Al-Samirì: "Questo è la vostra divinità e la divinità di Mūsā, che ha dimenticato e abbandonato qui"
Quelli che vennero ingannati ad adorare il vitello, non vedono che il vitello non parla con loro e non risponde, e che non può liberare dal male loro o altri, né portare beneficio a loro o ad altri ?!
E Hārūn disse loro, prima che Mūsā tornasse da loro: "Questo vitello d'oro che è stato fabbricato, e il suo muggio, non è altro che una prova per voi, per distinguere il credente dal miscredente, e, in verità, il vostro Dio – o popolo – è Colui che detiene la Misericordia, non chi non può fare alcun danno né portare alcun beneficio, figuriamoci se possa concedervi Misericordia! Seguitemi nell'adorare Lui solo e obbedite ai miei ordini, abbandonando l'adorazione di altri.
Coloro che vennero ingannati ad adorare il vitello dissero: "Continueremo ad adorarlo finché Mūsā non tornerà da noi."
Mūsā disse a suo fratello Hārūn: "Cosa ti ha impedito quando li hai visti sviati, adorando il vitello all'infuori di Allāh,
di lasciarli e cercarmi? Hai disobbedito ai miei ordini, quando te li ho affidati?"
Quando Mūsā afferrò la barba di suo fratello e la sua testa, la tirò per rimproverarlo per il suo comportamento; Hārūn gli disse, calmandolo: "Non afferrare la mia barba né i miei capelli: avevo un motivo per restare con loro; temevo di lasciarli da soli per timore che si dividessero. Dirai, in quel caso, che sarei stato io ad averli divisi, e di non aver rispettato la tua raccomandazione di vegliare su di loro".
Mūsā pace a lui disse ad Al-Samirì: "Cosa ti è successo, Al-Samirì? Chi ti ha spinto a fare quello che hai fatto?"
Al-Samirì disse a Mūsā, pace a lui: "Ho visto ciò che loro non hanno visto: Ho visto Jibrīl su un cavallo, e ho preso un pugno di terra sulla quale vi era l'orma del suo cavallo, e l'ho gettata sul calco d'oro della forma di vitello, e da quello sorse un vitello il cui corpo emetteva un muggio, e così la mia anima mi ha abbellito ciò che ho fatto.
Mūsā, pace a lui, disse ad Al-Samirì: "Vai, fai ciò che vuoi, nessuno ti toccherà, finché sei vivo; avrai il diritto di dire ciò che vuoi: non verrai toccato e non mi toccherai; vivrai ripudiato, e ti attende un appuntamento, nel Giorno del Giudizio, in cui verrai giudicato e punito. Allāh non mancherà a questo appuntamento. Osserva il vitello che hai considerato un idolo, e che hai adorato all'infuori di Allāh: lo bruceremo nel fuoco finché non si scioglierà, dopodiché lo getteremo in mare, finché non ne resterà più alcuna traccia"
In verità, la vostra vera divinità – o gente – è Allāh, non vi è altra divinità all'infuori di Lui: Egli è L'Onnisciente, nessuna conoscenza Gli sfugge, gloria Sua.
Così come ti abbiamo narrato, o Messaggero, la storia di Mūsā e del Faraone, e le storie dei loro popoli, ti narriamo le storie dei Profeti e dei popoli che ti hanno preceduto, in modo che ti rasserenino; e ti abbiamo donato, da parte Nostra, un Corano del quale prende atto colui che vi riflette.
Chiunque sia avverso a questo Corano che ti è stato rivelato, e non vi crede e non vi si attiene, in verità giungerà al Giorno della Resurrezione, portando un grande peccato, meritevole di una dolorosa punizione.
E subiranno quella punizione per l'eternità: Che infausto fardello porteranno nel Giorno della Resurrezione!
Il Giorno in cui l'angelo soffierà nel corno il secondo soffio, che darà inizio alla Resurrezione, raduneremo i miscredenti, in quel giorno, coi volti cupi, poiché la loro pelle e i loro occhi avranno cambiato colore in seguito alla grande sofferenza e all'orrore che incontreranno nell'Aldilà.
Essi sussurrano, dicendo: "Siete rimasti nel limbo, dopo la morte, solo per dieci notti"
Noi siamo più Consapevoli di ciò che sussurrano, nulla di ciò ci sfugge, e il più acuto di loro dirà: "Siete rimasti nel limbo un solo giorno, non più".
E ti chiedono – o messaggero – delle condizioni delle montagne, nel Giorno della Resurrezione. Di' loro: "Le montagne verranno sradicate, dal mio Dio, dalle loro radici, ed Egli le farà svanire".
E spianerà la terra che portava le montagne, lasciandola senza costruzioni né vegetazione.
Non potrai vedere, o tu che osserverai la terra, né picchi né fondi, tale la perfezione della sua estensione.
In quel giorno, la gente seguirà la guida che condurrà al Raduno, e non potranno rifiutarsi di seguirla, e tutte le voci taceranno per timore del Compassionevole, e in quel giorno non potrà essere udito neanche un sussurro.
In quel grande giorno non gioverà l'intercessione di alcun intercessore, tranne l'intercessore che Allāh autorizzerà ad intercedere, e le cui parole di intercessione avrà accettato.
Allāh, gloria Sua, è Consapevole di ciò che subirà la gente nell'Ora, ed è Consapevole di ciò che avranno lasciato in vita, e nessun suddito sa nulla riguardo la Sua Maestà né i Suoi attributi.
E i volti della gente saranno umiliati e si saranno sottomessi al Vivente, Colui che non muore, Colui che governa e amministra le questioni dei Suoi sudditi, e che le gestisce, e avrà perduto colui che avrà portato peccati, conducendo la propria anima alla distruzione.
Colui che compie buone azioni, credendo in Allāh e nei Suoi messaggeri, riceverà la Sua piena ricompensa, e non dovrà temere l'ingiustizia di essere punito per un peccato che non ha commesso, né che gli venga fatta mancare la ricompensa di una buona azione che ha compiuto.
Così come abbiamo rivelato alcune storie degli antichi, abbiamo rivelato questo Corano in chiara lingua araba, e abbiamo chiarito vari avvertimenti e intimidazioni, così da incutere loro timore affinché temano Allāh, oppure affinché il Corano sia per loro di esempio, in modo che vi riflettano.
Sia lode ad Allāh, Benedetto e Glorificato, il Sovrano che detiene il Regno di tutte le cose; Egli è la Verità, e le Sue parole sono verità: Lungi da come lo descrivono gli idolatri; e non affrettarti – o Messaggero – a leggere il Corano con Jibrīl prima che lui finisca di trasmettertelo, e di': "Dio mio, aumenta la mia conoscenza, più di quanto mi hai insegnato"
Raccomandammo ad Ǣdem di non mangiare dall'albero, e lo dissuademmo da ciò, e gli mostrammo la fine che avrebbe fatto in tal caso, ma dimenticò l'ordine e mangiò dall'albero, e non fu paziente: non trovammo in lui la forza di attenersi a ciò che gli raccomandammo.
E racconta – o Messaggero – di quando dicemmo agli angeli: "Prostratevi ad Ǣdem con una prostrazione di saluto. Tutti si prostrarono, tranne Iblis, che era con loro, ma non era uno di loro, e rifiutò di prostrarsi per superbia.
Dicemmo: "O Ǣdem, in verità Iblis è tuo nemico e nemico di tua moglie: state in guardia che non faccia uscire te e tua moglie dal Paradiso, inducendovi ad obbedire ai suoi sussurri, e dovrai così sopportare disagi e sventure."
In verità, il dovere di Allāh nei tuoi confronti è quello di nutrirti in modo che tu non abbia mai fame, e vestirti, in modo che tu non sia mai nudo,
e che ti faccia abbeverare, così non avrai sete, e che ti conceda l'ombra, così che non ti affligga il caldo del sole.
Satana sussurrò ad Ǣdem e gli disse: "Vuoi che ti guidi verso l'albero di cui, colui che ne mangia i frutti, non muore mai, ma vive per sempre, e possiederà un Regno infinito, che non avrà limiti né mai finirà.
Ǣdem آدم ed Evaحواء mangiarono dall'albero di cui era stato vietato loro di mangiare, così vennero loro rivelate le loro intimità, dopo che furono loro nascoste, e iniziarono a raccogliere foglie dagli alberi del Paradiso per coprire le loro intimità. Ǣdem disobbedì all'ordine del suo Dio di non mangiare da quell'albero, e non lo seguì, e fece così ciò che non gli era permesso.
Poi Allāh lo scelse e accettò il suo pentimento, e lo sostenne al trionfo.
Allāh disse ad Ǣdem ed Eva: "Scendete dal Paradiso, voi due e Satana; egli è vostro nemico, e voi siete suoi nemici. Se vi giunge una direttiva, da parte Mia, che conduca al Mio Sentiero, colui che seguirà tale direttiva che conduce al Mio Sentiero e vi si atterrà e non devierà da esso, non verrà sviato dalla Verità e non subirà la punizione nell'Aldilà; al contrario, Allāh lo introdurrà nel Paradiso.
E chi è avverso al mio ordine e non lo accetta e non vi si attiene, in verità vivrà una vita misera in questo mondo e nel limbo, e lo condurremo al Raduno, nel Giorno della Resurrezione, cieco e privo di scuse.
Dirà costui avverso all'avvertimento: "O mio Dio, perché mi hai condotto al Raduno cieco, mentre in vita ero vedente?!"
Allāh l'Altissimo disse in sua risposta: "Così come hai fatto in vita, quando ti sono giunti i Nostri Segni e vi sei stato avverso, e li hai abbandonati, allo stesso modo verrai oggi abbandonato nella punizione".
E con tale retribuzione giudichiamo colui che è immerso nei vizi e nei peccati, e che è stato avverso alla fede, e a cui vennero mostrati i chiari Segni del Suo Dio. E la punizione di Allāh nell'Aldilà è più grave e più severa della vita mondana e del limbo, e più duratura.
Non è chiaro agli idolatri il gran numero di popoli che abbiamo distrutto prima di loro, mentre essi camminano nelle dimore di quei popoli distrutti, e non vedono le tracce di ciò che è loro accaduto? In verità, lo sterminio e la distruzione che hanno afflitto questi numerosi popoli è un esempio rivolto a coloro che ragionano.
Se non fosse stato per la parola prestabilita dal tuo Dio – o Messaggero – di non punire nessuno prima di aver mostrato delle prove evidenti, e se non fosse stato per il loro termine, prestabilito presso di Lui, avrebbe affrettato la loro punizione, poiché la meritavano.
Pazienta, o Messaggero, per ciò che dicono coloro che ti smentiscono, attribuendoti falsità, e glorifica il tuo Dio nella Preghiera Fajr, prima che sorga il sole, e nella Preghiera 'Aṣr, prima che il sole tramonti, e nella Preghiera Maghreb e 'Ishā, durante le ore della notte, e nella Preghiera Ad-Dhohr, al termine della prima metà del giorno, e nella Preghiera Al-Maghrib, al termine della sua seconda metà, sperando di ottenere la ricompensa che ti compiace, da parte di Allāh.
E non guardare ciò che abbiamo concesso a coloro che negano i piaceri di cui godono, fiore di questa vita, per metterli alla prova: Tutto questo che abbiamo loro concesso è, in verità, effimero, mentre la ricompensa del tuo Dio, che ti ha promesso per compiacerti, è migliore e più duratura delle cose effimere di cui li abbiamo fatti godere in vita, poiché quella non avrà fine.
E ordina, o Messaggero, alla tua famiglia di praticare la Preghiera, e persevera nel praticarla. Noi non ti chiediamo di sostenere te stesso né altri: il sostentamento spetta a Noi, e il buon esito, in vita e nell'Aldilà, spetta ai devoti, coloro che temono Allāh, obbedendo ai Suoi ordini e rispettando i Suoi divieti.
E questi miscredenti che accusano di menzogna il Profeta pace e benedizioni di Allāh su di lui ﷺ dissero: "Non potrebbe Muħammed portarci un segno, da parte del Suo Dio, che provi la sua veridicità nell'affermare che egli, in verità, è un Messaggero?" Non è forse giunto a questi rinnegatori il Corano, il quale conferma i Libri Celesti precedenti?!
Se avessimo distrutto coloro che accusano di menzogna il Profeta pace e benedizioni di Allāh su di lui ﷺ, infliggendo loro una punizione per la loro miscredenza e ostinazione, prima di inviare loro un messaggero, e avessimo rivelato loro un Libro, avrebbero detto, nel Giorno del Giudizio, scusandosi per la loro miscredenza: "Se solo ci avessi inviato, o nostro Dio, un messaggero in vita, così gli avremmo creduto e avremmo seguito i segni che avrebbe comunicato, prima di essere umiliati e denigrati dalla tua punizione!".
Di', o Messaggero, a costoro che ti accusano di menzogna: "Ognuno di noi e di voi è in attesa del decreto di Allāh, quindi aspettate, e saprete senza dubbio chi sono coloro che seguono la Retta Via e che sono ben guidati, noi o voi."
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